Colonnine di ricarica auto elettriche: nuovi incentivi per imprese e professionisti

Imprese e professionisti possono beneficiare di un contributo fino al 40% della spesa sostenuta
3 anni fa
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Imprese e professionisti possono beneficiare di un nuovo bonus per le colonnine di ricarica auto elettriche. Infatti, nella Gazzetta Ufficiale (GU Serie Generale n.251 del 20-10-2021), è stato pubblicato il decreto che prevede l’erogazione di un nuovo bonus finalizzato a sostenere l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica da parte di imprese e professionisti.

Installazione colonne di ricarica auto elettriche: agevolazioni per imprese e professionisti

Nella Gazzetta Ufficiale (GU Serie Generale n.251 del 20-10-2021), è stato pubblicato il decreto 25 agosto 2021 del Ministero della Transizione ecologica.

Il decreto introduce nuovi incentivi per imprese e professionisti che intendono installare le colonnine di ricarica per le auto elettriche.

Il contributo arriva al 40% delle spese ammissibili. Per le spese sostenute dal 4 novembre 2021 in avanti.

Imprese e professionisti, alla data di concessione e successiva erogazione del contributo stesso, devono essere in possesso di precisi requisiti.

Nello specifico, possono accedere ai contributi, le imprese che:

  • hanno sede sul territorio italiano;
  • risultano attive e iscritte al registro delle imprese;
  • non sono in situazione di difficolta’, cosi’ come definita dal regolamento di esenzione UE;
  • sono iscritte presso INPS o INAIL e hanno una posizione contributiva regolare, cosi’ come risultante dal DURC;
  • sono in regola con gli adempimenti fiscali;
  • non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
  • non hanno beneficiato di un importo complessivo di aiuti de minimis che, unitamente all’importo delle agevolazioni concesse a valere sul  decreto in esame, determini il superamento dei massimali previsti dal regolamento de minimis;
  • ecc.

Per i professionisti, è richiesto tra l’altro: un volume d’affari, nell’ultima dichiarazione IVA trasmessa all’Agenzia delle entrate, cosi’ come risultante dal rigo VE50, non inferiore al valore della infrastruttura di ricarica per la quale e’ richiesto il contributo di cui al decreto in esame .

Per i professionisti in regime forfettario, il valore dell’infrastruttura di ricarica non puo’ essere superiore a euro 20.000,00.

Inoltre, è richiesta la regolarità contributiva. Si deve essere in regola anche con gli adempimenti fiscali.

Le spese agevolabili

Il decreto individua nello specifico le spese agevolabili.

Sono considerate tali, le spese pagate per l’acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica ivi comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio.

Non sono, in ogni caso, ammissibili al contributo, a titolo esemplificativo, le spese: per imposte, tasse e oneri di qualsiasi genere; per consulenze di qualsiasi genere; relative a terreni e immobili ecc.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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