Non è ancora detta l’ultima parola sul Bonus Cashback. Conte: stiamo lottando

Il Movimento 5 Stelle non ha intenzione di chiudere definitivamente la partita sul bonus Cashback. Pronti i primi emendamenti.
3 anni fa
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Cashback 2022 più cancellato che rinnovato, ma è festa grande per 100.000 partecipanti
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Dopo varie proposte di modifica del bonus cashback, alla fine, con la Legge di Bilancio 2022, si è deciso per una cancellazione definitiva della misura. La questione è sempre la stessa, per la Manovra i soldi a disposizione sono pochi e il cashback è una misura costosa e, al tempo stesso, sacrificabile.

Malumori in questi giorni da parte del Movimento 5 Stelle, tra i fautori del bonus e, in particolare, del loro leader, Giuseppe Conte. Quest’ultimo in questi giorni ha invitato il premier Mario Draghi a “mantenesse la parola” presa sul cashback.

Non è ancora detta l’ultima parola sul Bonus Cashback

Come già detto in apertura, il Movimento 5 Stelle non ha intenzione di chiudere definitivamente la partita sul bonus cashback.

Soltanto qualche giorno fa, l’ex presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, in merito al bonus cashback ha dichiarato che il movimento da lui guidato “sta combattendo”. Ovviamente, il riferimento è alla volontà di impedire la chiusura definitiva del programma. A quanto pare, infatti, sarebbero già pronti gli emendamenti per tentare di recuperare tale misura già dal 2022, probabilmente con qualche modifica.

Ecco le possibili modifiche

Tra le proposte di modifica al bonus cashback, di cui si è discusso prima della cancellazione definitiva nelle Legge di Bilancio 2022, si è parlato dell’introduzione di una sorta di soglia reddituale, in modo da incentivare solamente i cittadini con un Isee basso. Il motivo di questa proposta è semplice: dai dati raccolti sul bonus cashback durante il primo semestre del 2021, si è potuto costatare che i maggiori utilizzatori di questa misura sono stati gli abitanti con un reddito medio-alto.

La misura, dunque, rischierebbe di accentuare le disuguaglianze favorendo le famiglie più ricche.

Sl stava ragionando anche su un abbassamento del numero minimo di transazioni necessarie per ottenere il bonus, finora fissato a 50.

Infine, tra le novità più importanti, vi era la cancellazione del super bonus cashback, terreno fertile per i furbetti delle micro-transazioni.

Stiamo parlando del premio da 1.500 euro a favore primi 100 mila partecipanti che effettuano il maggior numero di transazioni, a prescindere dall’importo.

 

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