Chi è nata nel 1963 può andare in pensione nel 2022?

Novità in arrivo con la riforma pensioni. Per le lavoratrici nate nel 1962 e 1963 sarà ancora possibile lasciare il lavoro prima?
3 anni fa
1 minuto di lettura
opzione donna

Le lavoratrici nate nel 1963 potranno andare in pensione nel 2022?  Le novità in arrivo dal prossimo anno con la riforma pensioni.

Confermata anche per il prossimo anno la pensione anticipata con Opzione Donna. Contrariamente a quanto preannunciato a ottobre dal governo circa i requisiti, nulla cambia per le lavoratrici nel 2022.

Inizialmente si era paventata la fine di opzione donna, poi la sua proroga con innalzamento del requisito anagrafico a 60 anni (61 per le autonome). Alla fine il governo ha inviato alla Camere un progetto di legge che lascia le cose come stanno.

Opzione Donna, la pensione resta a 58 anni

Buone notizie quindi per le lavoratrici dipendenti nate nel 1963. Il prossimo anno, a meno di ultimi colpi di scena del Parlamento, potranno ancora lasciare il lavoro con almeno 35 anni di contributi alle spalle.

Per le lavoratrici autonome serve un anno in più. Pertanto matureranno il diritto a Opzione Donna solo le nate nel 1962, sempre con almeno 35 anni di contribuzione versata.

Una buona notizia che rasserena gli animi di tante lavoratrici che, grazie a Opzione Donna, hanno finora potuto lasciare anzi tempo il lavoro per dedicarsi alla famiglia e alle faccende domestiche.

I requisiti non cambiano

Si rammenta che i requisiti per l’accesso alla pensione anticipata con Opzione Donna non sono uguali per tutte le lavoratrici. Le dipendenti devono aver maturato una età anagrafica di almeno 58 anni e aver versato almeno 35 anni di contributi validi nella loro carriera.

Anche le lavoratrici autonome, devono aver versato almeno 35 anni di contributi, ma per loro l’età anagrafica sale a 59 anni. Entrambi i requisiti per ambedue le categorie di lavoratrici debbono essere posseduti entro il 31 dicembre dell’anno di competenza.

Per chi ha versato contributi in gestioni diverse, si fa riferimento agli ultimi anni di lavoro. Pertanto l’età anagrafica di riferimento è quella relativa all’ultimo rapporto di lavoro al momento della domanda di Opzione Donna.

Anche la decorrenza della pensione anticipata è diversa per le lavoratrici. Se la domanda è effettuata a valere sul fondo lavoratori dipendenti (FPDL), la pensione decorre dopo 12 mesi dal perfezionamento dei requisiti.

Per le lavoratrici autonome i tempi di attesa sono invece più lunghi: 18 mesi dalla data di maturazione dei requisiti anagrafici e contributivi.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

D.L. fiscale: in arrivo una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali

visto-conformità-bonus-casa-a-chi-rivolgersi
Articolo seguente

Visto di conformità per tutti i bonus casa: a chi rivolgersi?