Anche nel 2022 si andrà in pensione a 58 anni. Grazie alla proroga di Opzione Donna, le lavoratrici potranno beneficiare dell’uscita anticipata dal lavoro a una età inferiore ai 60 anni.
Contrariamente alle previsioni del mese scorso, il governo ha fatto marcia indietro sull’ipotesi di proroga di Opzione Donna con due anni in più sul requisito anagrafico. Tutto dovrebbe quindi restare come oggi. Salvo colpi di scena dell’ultima ora.
Come andare in pensione a 58 anni
Già, perché sempre e comunque sarà il Parlamento a decidere alla fine.
Il governo ha quindi dato indicazioni al legislatore per lasciare le cose come stanno per Opzione Donna e ammorbidire la posizione coi sindacati. Dal prossimo anno, pertanto, le lavoratrici potranno ancora uscire dal lavoro con i requisiti previsti finora.
L’accesso alla pensione anticipata sarà quindi consentito al raggiungimento entro il 31 dicembre 2022 dei requisiti anagrafici uniti a quelli contributivi. Per tutte, lavoratrici dipendenti e autonome è fissato in 35 anni di contribuzione realmente versata.
Per chi ha versato contributi in gestioni diverse, si fa riferimento agli ultimi anni di lavoro. Pertanto l’età anagrafica di riferimento è quella relativa all’ultimo rapporto di lavoro al momento della domanda di pensione a 58 anni (o 59).
Chi può lasciare il lavoro nel 2022
Ma chi, in concreto, potrà lasciare il lavoro nel 2022? Anagraficamente parlando si tratta delle donne nate nel 1963 e 1962. Per le prime, l’accesso a Opzione Donna è consentito come lavoratrici dipendenti, mentre per le seconde come lavoratrici autonome.
Per quanto riguarda i requisiti e le regole di uscita dal lavoro, nulla cambierà. Serve aver maturato 35 anni di contribuzione e la pensione sarà calcolata interamente con il sistema contributivo, più penalizzante rispetto al misto.
Anche la decorrenza della pensione non subirà mutamenti. Per le dipendenti sarà dopo 12 mesi dal perfezionamento dei requisiti, mentre per le autonome 18 mesi.