Esenzione bollo auto: chiarimenti per i titolari della 104

Dalla disabilità alla tipologia e potenza dei veicoli. In questo articolo tutti i chiarimenti sull’esenzione bollo auto per i disabili
3 anni fa
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disabili
Foto © Licenza Creative Commons

Il legislatore da sempre presta attenzione ai soggetti disabili garantendo loro esenzioni ed agevolazioni anche nel settore tasse e imposte. Tra queste spicca l’esenzione bollo auto.

Affinché, tuttavia, scatti la possibilità di non pagare il bollo auto per i disabili è necessario che siano rispettate determinate condizioni, oltre a doverne fare apposita richiesta alla Regione competente.

I beneficiari dell’esenzione bollo auto disabili

L’esenzione bollo auto riservata ai disabili presuppone, appunto, la sussistenza della disabilità. In dettaglio, il beneficio spetta ai seguenti soggetti:

  • disabili con handicap psichico o mentale titolari dell’indennità di accompagnamento
  • soggetti con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni
  • coloro che hanno ridotte o impedite capacità motorie
  • non vedenti e sordi.

L’esenzione scatta sia laddove il veicolo è intestato al disabile stesso sia se intestato ad un familiare di cui il disabile risulti fiscalmente a carico (ad esempio al genitore).

A questo proposito, ricordiamo, che un soggetto si considera fiscalmente a carico del familiare laddove abbia conseguito nell’anno d’imposta di riferimento un reddito non superiore a 2.840,51 euro (elevato a 4.000 euro per i figli fino al 24° anno di età).

I veicoli ammessi

Non tutte le tipologie di veicoli hanno, comunque, il bollo auto gratis per i disabili. In dettaglio, l’agevolazione è prevista per quei veicoli che rispettano i seguenti requisiti di cilindrata e potenza:

  • 2.000 centimetri cubici per veicoli con motore a benzina
  • 2.800 centimetri cubici per quelli diesel o ibrido.

La potenza del veicolo non deve essere superiore a 150 kW se con motore elettrico.

Le categorie ammesse all’esenzione, nel rispetto dei citati requisiti sono:

  • autovetture
  • autoveicoli per il trasporto promiscuo
  • autoveicoli specifici (veicoli destinati al trasporto di determinate cose o di persone per trasporti in particolari condizioni, caratterizzati dall’essere muniti permanentemente di speciali attrezzature  relative a tale scopo)
  • autocaravan
  • motocarrozzette (sono esclusi i non vedenti e sordi)
  • motoveicoli per trasporto promiscuo e motoveicoli per trasporti specifici (sono esclusi i non vedenti e sordi).

La domanda di esenzione bollo auto disabili

L’esenzione non è automatica.

Occorre presentare apposita domanda alla Regione competente (il bollo è una tassa regionale). Le richiesta deve essere fatta entro 90 giorni dalla scadenza del termine entro cui andrebbe pagata il tributo.

Una volta presentata ed accolta la domanda, l’esenzione sarà permanente (ossia per sempre). Ad ogni modo si dovranno comunicare tempestivamente eventuali variazioni (ad esempio il venire meno della disabilità che aveva fatto scattare l’esenzione).

Infine, si tenga presente, che l’esenzione bollo auto disabili può essere richiesta per un solo veicolo (nella domanda bisognerà indicare la targa del veicolo interessato).

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Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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