Riforma pensioni 2023 con ampia flessibilità in uscita, quali sono tutte le opzioni allo studio

Riforma pensioni 2023 con ampia flessibilità in uscita, quali sono tutte le opzioni allo studio. Ma c'è da aspettare almeno fino a marzo 2022. Ecco perché. Ed anche quali sono gli scenari e le attese.
3 anni fa
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riforma delle pensioni
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Sulla riforma delle pensioni a partire dal 2023 con ampia flessibilità in uscita, vediamo quali sono tutte le opzioni allo studio. Dato che ci sono da superare due tra scalini e scaloni. Si tratta, nello specifico, dello scalino che è stato introdotto proprio dal prossimo anno con la Quota 102. Per il post Quota 100. E poi superare, a regime, pure lo scalone della riforma Fornero. Che impone il pensionamento solo alla maturazione del requisito anagrafico dei 67 anni di età.

In particolare, per la riforma delle pensioni a partire dal 2023 con ampia flessibilità in uscita c’è da dire, prima di tutto, che siamo solo all’inizio del confronto.

Tra il Governo italiano guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Ed i Sindacati rappresentati da Cgil, Cisl e Uil. Ma in ogni caso la flessibilità in uscita sarà il tema centrale per rivedere la previdenza pubblica che nel 2022 attraverserà in tutto e per tutto un anno di transizione.

Riforma delle pensioni a partire dal 2023 con ampia flessibilità in uscita. Ecco quali sono tutte le opzioni allo studio

Prima della riforma pensioni a partire dal 2023 con ampia flessibilità in uscita, infatti, nel 2022 oltre alla Quota 102, per le pensioni anticipate, ci saranno altre due misure principali oggetto di proroga. Ovverosia, l’Ape Sociale 2022 estesa. Così come è riportato in questo articolo. E l’Opzione Donna con i requisiti invariati rispetto al 2021. Ovverosia, 58-59 anni di età e 35 anni di anzianità contributiva.

Detto questo, la riforma delle pensioni a partire dal 2023 con ampia flessibilità in uscita potrebbe prevedere misure basate sugli scivoli contributivi. Ovverosia, pensione anticipata calcolata solo ed esclusivamente in base ai contributi previdenziali obbligatori effettivamente versati. E questo potrebbe avvenire, anche con misure differenziate, a 62, a 63 ed anche a 64 anni. Andando così oltre pure alla Quota 102. Che non a caso durerà nel 2022 solo 12 mesi.

Gli scivoli basati sul contributivo nel 2023, gli scenari e le attese

Oltre alla riforma delle pensioni a partire dal 2023 con ampia flessibilità in uscita, inoltre, i Sindacati da qui a marzo del 2022 sicuramente torneranno alla carica su altri due fronti.

Ovverosia, sulla possibile istituzione della Quota 41 pura. Ma anche sulla pensione di garanzia per i giovani.

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