Come funzionano i buoni fruttiferi postali ordinari, che interessi offrono?

Perché i buoni fruttiferi postali ordinari dal 1925 sono l'investimento scelto da tanti milioni di italiani, che interessi offrono?
3 anni fa
1 minuto di lettura
Fine settembre 2022: azioni e buoni fruttiferi postali che rendono di più.

I buoni fruttiferi postali ordinari sono l’investimento preferito dagli italiani dal 1925. Il motivo principale erano gli interessi che purtroppo sono calati nell’arco di questi ultimi anni. Tali buoni sono sottoscrivibili da chi desidera investire fino a 20 anni senza rinunciare alla flessibilità del rimborso in ogni momento. Gli interessi, poi, vengono riconosciuti dopo 1 anno e poi dopo ogni bimestre al momento della richiesta del rimborso del buono.

Buoni fruttiferi postali ordinari: ecco come funzionano

Così come tutti i buoni fruttiferi postali anche quelli ordinari sono emessi da Cassa Depositi e Prestiti, garantiti dallo Stato Italiano e collocati sul mercato da Poste Italiane.

Sono prodotti a zero costi e a zero pensieri in quanto non si paga nulla per la sottoscrizione ed il rimborso tranne che gli oneri di natura fiscale. Hanno poi una tassazione agevolata del 12,50% sugli interessi.

Ma quanto rendono? Ebbene dal 6 novembre 2020 i buoni fruttiferi postali ordinari ancora meno. Il rendimento effettivo annuo lordo alla fine di ciascun periodo di possesso è dello 0,05% alla fine del 1°, 2°, 3° e 4°. Dello 0,10% dopo il 5° anno, dello 0,13% dopo il 6° anno, dello 0,16% dopo il 7° anno, dello 0,17% dopo l’8°, dello 0,19% dopo il 9° e dello 0,20% dopo il 10°. E ancora dello 0,22% al termine dell’11° anno, dello 0,23% al termine del 12°, dello 0,25% dopo 13 anni, dello 0,26% dopo 14 anni, dello 0,27% dopo 15 e 16 anni, dello 0,28% dopo 17 anni e dello 0,29% dopo 18 e 19 anni. Infine dello 0,30% dopo 20 anni. La cifra è molto bassa anche perché c’è ad esempio il buono 4×4 per investimenti fino a 16 anni che offre un rendimento fino allo 0,75%. La differenza è che gli interessi maturano ogni 4 anni per cui se il rimborso lo si chiede prima non si ottengono.

Chi può sottoscrivere i buoni ordinari

Questa tipologia di buono si può sottoscrivere direttamente online ma solo se si è titolare di un libretto Smart con funzionalità dispositive del servizio di risparmio postale online attive.

Quindi tale operazione si può eseguire direttamente casa da pc, smartphone o tablet. In alternativa ci si deve recare presso gli uffici postali. Si ricorda infine che dal giorno dopo la scadenza, i buoni cartaceo diventano infruttiferi e dopo 10 anni si prescrivono.
Leggi anche: Buoni fruttiferi postali serie Q, la class action di Federconsumatori arriva in Tribunale: ecco cosa si è deciso
[email protected]

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Quali pensioni possono aumentare fino a 210 euro: regalo Irpef
Articolo precedente

Detrazioni IRPEF in busta paga e Assegno per il Nucleo Familiare, svolta epocale da marzo 2022

Green pass solo per 9 mesi?
Articolo seguente

Green pass valido solo 9 mesi contro lo scenario tedesco, ma è rischio caos vaccinazioni