Ecco il lungo percorso per la riforma delle pensioni 2022-2023, dalla Quota 102 alle grosse novità che sono attese in primavera. Ovverosia, al termine del tavolo di confronto tra il Governo italiano che è guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Ed i sindacati di Cgil, Cisl e Uil così come è riportato in questo articolo.
Perché la riforma delle pensioni 2022-2023, si presume, avverrà in due tappe. Con il 2022 che, con l’introduzione della Quota 102 per il dopo Quota 100, sarà in tutto e per tutto un anno di transizione.
Riforma delle pensioni 2022-2023, dalla Quota 102 alle grosse novità che sono attese in primavera
Nel dettaglio, a regime la riforma delle pensioni 2022-2023 dovrebbe prevedere maggiore flessibilità in uscita. Così come caldeggiano i Sindacati che, non a caso, ritengono che le misure di pensionamento anticipato con il sistema delle quote siano troppo rigide.
Nello stesso tempo, la riforma delle pensioni 2022-2023 sarà sempre di più basata sull’uscita del lavoro flessibile e sul calcolo degli assegni INPS con il sistema contributivo. È stato infatti proprio il premier Mario Draghi, dopo il varo della legge di Stabilità per il 2022, a sottolineare l’importanza di un ritorno alla normalità per il sistema pensionistico pubblico italiano. Proprio nella direzione del sistema di calcolo delle pensioni con il metodo contributivo pieno.
Perché le grosse novità sulle pensioni sono attese in primavera
Come sopra accennato, le grosse novità sulla riforma delle pensioni 2022-2023 sono attese non prima della prossima primavera. Proprio al termine del tavolo di confronto tra il Governo italiano ed i Sindacati. Dopodiché l’Esecutivo avrò davanti diversi mesi prima di mettere a punto una riforma per la quale, tra l’altro, Cgil, Cisl e Uil hanno più volte chiesto a gran voce il superamento della legge Fornero.