Per le pensioni nel 2022 ci sono buone notizie in quanto queste aumenteranno grazie non solo alla rivalutazione. Ma anche in ragione dell’atteso taglio dell’Irpef. Si tratta, nello specifico, di maggiorazioni sugli assegni INPS che, per quel che riguarda la rivalutazione, saranno applicate al tasso lordo base provvisorio dell’1,7%. E su tre fasce di importo così come è riportato in questo articolo.
Inoltre, le pensioni nel 2022 aumentano anche con il taglio Irpef. E questo, in particolare, in forza ad un tesoretto da complessivi 8 miliardi di euro.
Le pensioni nel 2022 aumentano con la rivalutazione e con il taglio Irpef. Ma c’è una trappola, ecco quale
Pur tuttavia, le pensioni nel 2022 aumentano con la rivalutazione e con il taglio Irpef, ma c’è una trappola. Ovverosia, quella relativa all’inflazione nel 2022 che potrebbe essere galoppante. A causa, principalmente, dell’aumento dei prezzi di luce e gas. Rincari che, inesorabilmente, si andranno a scaricare pure sui prezzi al consumo.
Quindi, le pensioni nel 2022 aumentano ma questi incrementi potrebbero essere letteralmente divorati dal carovita. E di conseguenza, in termini di potere d’acquisto, la rivalutazione ed il taglio Irpef sarebbero fagocitati dall’aumento dei prezzi.
La trappola dell’inflazione per il prossimo anno colpirà anche i lavoratori
Inoltre, le pensioni nel 2022 aumentano e lo stesso dicasi per le buste paga. Grazie proprio al sopra citato taglio dell’Irpef che, mediamente, andrà ad avvantaggiare maggiormente il cosiddetto ceto medio. Ma, oltre che sui pensionati, l’inflazione rischia di picchiare duro pure sugli stipendi dei lavoratori. Non a caso, in vista dell’approvazione della manovra finanziaria, i partiti che sostengono la maggioranza di Governo sono proprio in questo momento in pressing.