Citigroup, Phoenix Memory: come investire su Intesa Sanpaolo

Questo prodotto phoenix memory, della famiglia certificati di investimento a capitale condizionatamente protetto, è stato emesso da Citigroup. Ecco cosa prevede.
3 anni fa
4 minuti di lettura
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All’interno dei certificati di investimento a marchio Citigroup balza all’occhio un Phoenix Memory di recente emissione, perché scritto su una blue chip del mercato italiano “d’interesse generale” per l’investitore nostrano data la sua pluriennale esperienza nel mondo bancario, sia nella forma più tradizionale c.d. “Commercial” che nel più specifico settore “Investment” (quest’ultima generalmente maturata mediante il procedimento di concentrazione bancaria che ha sperimentato l’Italia – ed ancora in corso – a partire dagli anni 90′, e specificatamente con l’assorbimento dell’Istituto Sanpaolo IMI) attraverso un investimento di denaro relativamente limitato – taglio nominale da 1000 Euro -.

In questo caso, il sottostante che non ha bisogno di presentazioni, è rappresentato da Intesa Sanpaolo.

Osservazioni/conclusioni sul sottostante:

  1. L’azienda presenta fondamentali solidi e, come già sopra spiegato, rappresenta un entità praticamente sempre sotto l’occhio dell’investitore. Appartenendo all’ampio settore finanziario (bancario, mobiliare, assicurativo, immobiliare ecc) è caratterizzata da un modus operandi inevitabilmente influenzato dai tassi d’interesse – e quindi dell’economia in generale, dato che questi vengono calibrati in base all’andamento di alcuni parametri quali l’inflazione -.
  2. La volatilità implicita (per convenzione analizzata su una rollig window a 30 giorni) è mediamente elevata (anche se non esageratamente) dato che, come detto, si tratta di un titolo generalmente esposto all’andamento di alcuni parametri dell’economia. Si ricordi però che la volatilità implicita dà quello “spazio di manovra” tale da giovare sia al tandem emittente-strutturatore (costi del pool opzionario negoziato e relativo hedging) che dal lato dell’investitore (conservatività delle protezioni, aumento dell’entità delle cedole potenziali e trigger cedolari “facilmente rispettabili”).
  3. Sarebbe interessante effettuare un analisi di valutazione, con metriche quali P/E o EV/EBITDA in ottica top-down (Rispetto al mercato generale di riferimento, rispetto al settore e poi al gruppo di pari. Banalmente: FTSE Mib, Settore Finanziario, Settore Bancario; italiano vs. europeo ecc), e di comportamento rispetto al rischio sistematico nel tempo.

Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).

Citigroup certificati di investimento: punti di forza del Phoenix Memory per investire su Intesa Sanpaolo

  • Barriera europea sul capitale al 60% del valore iniziale
  • Trigger cedole al 60% del livello iniziale
  • Cedole mensili condizionate dello 0,46% (max 5,52% annuo) con effetto memoria (di cui la prima già pagata)
  • Autocall trigger mensile – che permette di ricevere il rimborso anticipato- osservabile dal 6° mese (dal 05.05.2022) e decrescente a step del 5% ogni 6 mesi: dal 100% al 70% del valore iniziale
  • Prezzo lettera rilevato a circa 936,5 euro – chiusura del 10.12.2020

Citigroup certificati, Phoenix Memory per investire su Intesa Sanpaolo: funzionamento

Questo prodotto, della categoria certificati di investimento conosciuti come Phoenix Memory, è stato emesso da Citigroup il 24.11.2021, ha data di valutazione finale posta al 05.11.2025 (scadenza/liquidazione 13.11.2025), è negoziato su EuroTLX ed ha un valore nominale di 1000 euro.

Il Phoenix Memory Citigroup in questione paga cedole trimestrali di 4,6 euro se ogni sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 60% dei livelli iniziali; in caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando tutti i sottostanti risalgono sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.

Inoltre il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger mensile, a partire dal 6° mese e decrescente a step del 5% (vedi sopra), aumentando le probabilità del rimborso anticipato: se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del mese  in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria); in caso contrario la vita del prodotto continua.

A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:

  • se alla data di valutazione finale il sottostante non scende la barriera – della stessa entità del trigger cedolare, il certificato paga il nominale più l’ultima cedola – e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria -;
  • in caso contrario il certificato replica linearmente la performance di Intesa Sanpaolo, pagando un valore pari al valore nominale del certificato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante

Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.

Sottostante

La situazione attuale sul sottostante – di questo certificato Citigroup Phoenix Memory – è la seguente:

  • Intesa Sanpaolo: valore iniziale (2,4835 Eur), Barriera/trigger cedola (1,4901 Eur), ultimo prezzo registrato (chiusura al 09.12.2021 a 2,216 Eur, pari all’89,21% del livello iniziale)

Analisi dinamico-oggettiva

In base alle quotazioni attuali del sottostante, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di 936,5 euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) a parità di condizioni sugli altri sottostanti:

Se il certificato non è scaduto anticipatamente paga il nominale più l’ultima cedola condizionata, (assieme a quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria), ottenendo 1004,6 euro, se Intesa Sanpaolo non scende oltre il -32,75% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria il certificato paga 1216,2 euro (il nominale più 47 cedole, dato che la prima è già stata pagata), con un rendimento potenziale lordo massimo a quasi 4 anni di circa il 29,87% rispetto il suddetto prezzo lettera.

Infine, se il sottostante scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore leggermente superiore rispetto l’investimento diretto sul sottostante stesso (il certificato quota con un premio sulla componente lineare che va da circa il 2,8% – dal -40% – a circa l’1,4% – in corrispondenza del -70% –).

Codice ISIN del prodotto

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del prodotto.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica-  in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.

Danilo Fieni

Lavora in InvestireOggi.it dal 2019 curando la sezione Certificati ed è laureato in finanza quantitativa.
La sua passione per il mondo finanziario lo ha portato ad approdare nel mondo dei certificati, analizzando in chiave oggettiva i flussi di pagamento di questi strumenti ed i relativi sottostanti, nonché curando le relazioni con alcuni dei professionisti del settore.
E' inoltre appassionato di trading ed investimenti, in cui svolge attività di ricerca quantitativa e di vantaggi statistici nel mondo dei mercati finanziari.

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