Superbonus 110 condominio minimo. Nuovi chiarimenti ADE, ci sono delle sorprese

La detrazione spetta anche a colui che non risulta intestatario del bonifico e/o della fattura, nella misura in cui abbia effettivamente sostenuto le spese
3 anni fa
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Nella giornata di ieri, l’Agenzia delle entrate ha rilasciato nuovi chiarimenti in merito alla spettanza del superbonus 110 per i condomini minimi. Gli aspetti  affrontati ossia i quesiti ai quali l’Agenzia delle entrate ha risposto sono i seguenti: in  un condominio minimo, chi deve effettuare i pagamenti ammessi al superbonus in assenza di un amministratore? Qual è il limite di spesa ammesso per la sostituzione dell’impianto di riscaldamento? L’istallazione di grate alle finestre è considerato quale intervento trainato?

Ecco tutti i chiarimenti forniti dall’Agenzia delle entrate con la risposta n° 809 del 14 dicembre.

I condomini minimi: definizione

Prima di analizzare i chiarimenti forniti dall’Agenzia delle entrate, è opportuno chiarire il concetto di condominio minimo.

Nello specifico, si parla di “condominio minimo”, in presenza di un edificio composto da un numero non superiore a otto condomini. Risultano comunque applicabili le norme civilistiche sul condominio. Fatta eccezione degli articoli che disciplinano, rispettivamente: la nomina dell’amministratore (nonché l’obbligo da parte di quest’ultimo di apertura di un apposito conto corrente intestato al condominio) e il regolamento di condominio (necessario in caso di più di dieci condomini).

Sui condomini minimi e sulla spettanza del superbonus 110, l’Agenzia delle entrate si è soffermata con la risposta n° 809 del 14 dicembre.

Condomini minimi e superbonus 110: la riposta n° 809 del 14 dicembre

Gli aspetti affrontati con la risposta n° 809 del 14 dicembre sono i seguenti: in  un condominio minimo, chi deve effettuare i pagamenti ammessi al superbonus in assenza di un amministratore? Qual è il limite di spesa ammesso per la sostituzione dell’impianto di riscaldamento? L’istallazione di grate alle finestre è considerato quale intervento trainato? Analizziamo le risposte quesito per quesito.

Condominio minimo. Chi effettua il pagamento delle spese e i relativi adempimenti?

Sul pagamento delle spese, i principali chiarimenti forniti sono i seguenti:

  • i condomìni, non essendo tenuti a richiedere il codice fiscale del condominio, possono utilizzare il codice fiscale del condòmino che ha effettuato i connessi adempimenti (deve essere indicato nella predisposizione bonifico);
  • le fatture dovranno essere emesse nei confronti del condòmino che effettua o di tutti i condòmini che effettueranno anche i correlati adempimenti;
  • la detrazione spetta anche a colui che non risulta intestatario del bonifico e/o della fattura, nella misura in cui abbia effettivamente sostenuto le spese, a prescindere dalla circostanza che il bonifico sia stato o meno ordinato da un conto corrente cointestato con il soggetto che risulta, invece, intestatario dei predetti documenti;
  • per accedere alla detrazione è, però, indispensabile che i documenti di spesa, fin dal primo anno di fruizione del beneficio, siano integrati con il nominativo di chi ha pagato e con l’indicazione della relativa percentuale.

Ciascun condòmino, inoltre, indipendentemente dalla scelta effettuata dall’altro, potrà decidere di usufruire direttamente della detrazione nella propria dichiarazione dei redditi, o di optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito (articolo 121 del Dl “Rilancio”).

Il calcolo dei limiti di spesa

Per calcolare il limite di spesa ammesso all’agevolazione, è sufficiente considerare la detrazione max ammessa dalla norma per quello specifico intervento e dividerla per 1,10. Per l’impianto di riscaldamento il limite sarà così calcolato: 30.000/1,10 ossia 27.273. Non è del tutto chiaro perché nella risposta in esame, si parla di sostituzione della caldaia come intervento trainato e non trainante. Probabilmente perché prima dei lavori l’edificio non era caratterizzato da un impianti centralizzato la cui sostituzione è invece ammessa quale intervento trainante. Infine, sul terzo quesito, la sostituzione delle grate delle finestre può essere ammessa al superbonus. Se il tecnico abilitato attesti: la rispondenza dell’intervento ai requisiti richiesti dalla norma, la congruità delle relative spese sostenute e il collegamento dell’opera alla realizzazione e al completamento degli interventi agevolati.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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