Tra il reddito di cittadinanza ed i vicini di casa, ecco cosa pensano gli italiani. Perché il sussidio, fortemente voluto dal MoVimento 5 Stelle, ha innescato proteste e dibattiti. Sia nella collettività, sia a livello politico. Al punto che partiti come Fdi da tempo caldeggiano l’abolizione della misura. Mentre partiti come Forza Italia e la Lega ritengono che l’RdC debba essere una misura di aiuto economico solo a chi davvero non può lavorare.
Detto questo, tra il reddito di cittadinanza ed i vicini di casa, c’è un rapporto del Censis che conferma come gli italiani sulla misura abbiano, in maggioranza, una posizione negativa.
Reddito di cittadinanza e vicini di casa: ecco cosa pensano
Nel dettaglio, in accordo con i dati del rapporto Censis-Tendercapital sull’inclusione e sull’esclusione sociale nel nostro Paese, è emerso che il 47,6% degli italiani boccia l’RdC. Ritenendo che, come sopra accennato, questo non rappresenti un incentivo a cercare un lavoro.
Invece, tra il reddito di cittadinanza ed i vicini di casa, il 37,9% ritiene che il sussidio sia un supporto alle persone in difficoltà. Ma c’è pure il 9,4% che ritiene l’RdC una misura troppo costosa per la collettività. E quindi per il bilancio dello Stato italiano.
Cosa cambierà per l’RdC a partire dal prossimo anno, dalle decurtazioni alla decadenza dal beneficio economico
Tra il reddito di cittadinanza ed i vicini di casa, in ogni caso, a partire dal 2022 ci sarà la stretta proprio sulle politiche attive per il lavoro. Così come è riportato in questo articolo. In particolare, dal prossimo anno il rifiuto delle offerte di lavoro porterà prima ad una decurtazione del beneficio economico. E poi pure alla decadenza dell’erogazione dell’RdC.
Nella fattispecie, basteranno due offerte di lavoro congrue rifiutate per perdere il sussidio.