Per l’acconto IVA del 2021 la scadenza per il versamento è sempre più vicina. In quanto, senza peraltro alcuna possibilità ai sensi di legge prevista per la rateizzazione, l’ultimo giorno utile è quello di lunedì 27 dicembre del 2021. Con 3 che sono, in opzione, le modalità di calcolo possibili per l’imposta.
Il Fisco, infatti, permette ai contribuenti di versare l’imposta sul valore aggiunto avvalendosi del metodo storico. Oppure del metodo previsionale. Oppure ancora del metodo analitico.
Acconto IVA del 2021 con la scadenza che è sempre più vicina. E con 3 che sono le possibili modalità di calcolo in opzione
Il versamento non è in ogni caso dovuto, a prescindere dal metodo di calcolo scelto, se l’importo risultante per l’imposta da versare non supera la soglia dei 103,29 euro. Che equivalgono a 200.000 delle vecchie lire. L’esonero dal versamento acconto IVA del 2021, tra l’altro, scatta pure per alcune categorie di contribuenti. E tra questi quelli che rientrano nel regime fiscale forfettario. Quello senza Imposta sul reddito per le persone fisiche (Irpef). Senza addizionali comunali e regionali. E pure senza Imposta regionale sulle attività produttiva (Irap) e senza Iva. In quanto il contribuente forfettario paga una tassa piatta al 15%- Ovverosia, la cosiddetta flat tax.
L’F24, con la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate, è il modello da utilizzare per il versamento dell’acconto IVA del 2021. Con il codice tributo che è il 6013 per i contribuenti mensili. E codice tributo 6035 per i contribuenti trimestrali. In più, nel versare l’acconto IVA del 2021, il contribuente può in ogni caso avvalersi, se maturati, della compensazione tramite crediti di imposta.
Saldo versamento imposta sul valore aggiunto nel 2022, ecco le scadenze
Da acconto IVA del 2021 si passerà poi al saldo del dovuto il prossimo anno. Precisamente, con il saldo imposta sul valore aggiunto del 2021, al netto dell’acconto versato, entro il 17 gennaio del 2022.