La riforma delle pensioni del 2022 sarà a tempo. Con la Quota 102, che sostituisce la Quota 100, che non a caso durerà solo 12 mesi. Così come è riportato in questo articolo. Dopodiché, cosa succederà nel 2023? Al riguardo bisognerà aspettare la riforma strutturale delle pensioni. Che potrebbe essere incentrata sulla flessibilità in uscita. E sul definitivo superamento dello scalone della riforma Fornero.
Ma la riforma delle pensioni nel 2022 è a tempo non solo per la durata di solo un anno della Quota 102. Ma anche perché le altre misure primarie, per le anticipate, non sono altro che frutto di proroghe.
Riforma delle pensioni nel 2022 a tempo aspettando quella strutturale. Ecco come potrebbe essere
Su come potrebbe essere la riforma strutturale delle pensioni oltre il 2022, ad oggi ci sono solo tre certezze. Ovverosia, quelle corrispondenti ai tre tavoli tematici che sono istituiti dal Governo italiano nell’ambito del confronto con i Sindacati di Cgil, Cisl e Uil.
Nel dettaglio, per andare oltre la riforma pensioni 2022 a tempo, un tavolo tematico è incentrato sulla flessibilità in uscita. Il secondo su giovani e donne, ed il terzo tavolo tematico sulla previdenza complementare.
Ecco come potrebbe essere il sistema previdenziale a partire dal 2023
Per andare oltre la riforma delle pensioni nel 2022 a tempo, a partire dal 2023 potrebbe tornare la pensione anticipata a 62 anni. Anziché a 64 anni così come è previsto da Quota 102. Inoltre, sempre dal 2023, potrebbe essere finalmente istituita la pensione di garanzia per i giovani. Così come Opzione Donna, dopo una lunga attesa, potrebbe diventare una misura di pensionamento anticipato strutturale. A favore delle lavoratrici dipendenti e delle lavoratrici autonome. Su quelle che sono comunque per ora solo delle ipotesi, tra l’altro, incombe il rischio di un cambio della guardia per quel che riguarda la guida di Governo. E questo nel caso in cui il premier Mario Draghi dovesse puntare al Colle.