Modificata ed estesa la disciplina del bonus ricerca e sviluppo, del credito d’imposta per gli investimenti in, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative.
A prevederlo è la legge di bilancio 2022 ora all’esame della Camera dopo l’ok definitivo del Senato. Resta il voto di fiducia finale per la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ed entrata in vigore.
La proroga del bonus ricerca e sviluppo e di quello per l’innovazione
La manovra proroga fino al 2031, il credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo, mantenendo, fino al periodo di imposta 2022, la misura di fruizione già prevista, pari al 20% e nel limite di 4 milioni di euro.
Per i periodi d’imposta dal 2023 al 2031, la misura del bonus scende al 10% e nel limite di 5 milioni di euro.
E’ altresì esteso fino al 2025 il credito d’imposta per le attività di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica. Per il 2022 ed il 2023 la percentuale di fruizione è pari al 10%. Per i periodi d’imposta 2024 e 2025, si abbassa al 5% nel limite annuo di 2 milioni di euro.
Bonus altre attività innovative
Altra proroga interessa il credito d’imposta per le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0.
Il beneficio è esteso fino agli investimenti del 2025 ed è riconosciuto nelle seguenti misure e limiti:
- 15%, nel limite di 2 milioni di euro, per il 2022
- 10%, nel limite di 4 milioni di euro, per il 2023
- 5%, nel limite di 4 milioni di euro, per il 2024 e 2025.
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