Buono fruttifero postale da 100.000 lire del 1992, quanto vale oggi?

Rispondiamo alla richiesta di un lettore circa il calcolo degli interessi in relazione a un Buono fruttifero postale della serie Q.
3 anni fa
1 minuto di lettura
Buono fruttifero postale della Serie Q

Il figlio di una mia cara amica ha un Buono fruttifero postale della serie Q, emesso in data 01/02/1992 di lire 100.000 e in scadenza in data 01/02/2022. Di quale importo è il suo valore attuale?

Rispondiamo alla domanda del nostro lettore. Per prima cosa, dobbiamo convertire la somma dal vecchio conio: 100.000 lire fanno 51,65 euro. A questo punto, dobbiamo capire quali siano i tassi d’interesse applicati. Sul sito di Poste Italiane, abbiamo trovato lo storico dei buoni emessi fino all’anno 2000. Il Buono fruttifero postale a cui fa riferimento il lettore prevede cinque scaglioni:

  1. Tasso d’interesse dell’8% da 1° a 5° anno;
  2. Tasso d’interesse del 9% da 6° a 10° anno;
  3. Tasso d’interesse del 10,5% da 11° a 15° anno;
  4. Tasso d’interesse del 12% da 16° a 20° anno;
  5. Tasso d’interesse del 12% da 21° a 30° anno.

Calcolo degli interessi

Per i primi 20 anni, il calcolo degli interessi avviene con la capitalizzazione composta su base annuale. Dopo il ventesimo anno, la capitalizzazione diventa semplice. Qual è la differenza? Nel primo caso, gli interessi maturano a loro volta interessi, nel secondo caso no. Tenendo in mente questo dato, troviamo che il montante alla fine di ogni periodo è come segue:

  1. 51,65 euro x 1,08^5 = 75,89 euro;
  2. 75,89 euro x 1,09^5 = 116,77 euro;
  3. 116,77 euro x 1,105^5 = 192,37 euro;
  4. 192,37 euro x 1,12^5 = 339,01 euro
  5. 339,01 euro x 2,2* = 745,83 euro.

*La capitalizzazione semplice degli interessi al 12% annuale fa 120% in 10 anni. Dunque, l’importo deve essere aumentato di 2,2 volte.

Buono fruttifero postale, ecco il rendimento netto reale

I 745,83 euro del Buono fruttifero postale sono al lordo dell’imposta del 12,5% dovuta sugli interessi. Questi sono pari alla cifra finale ottenuta meno l’importo iniziale investito: 745,83 – 51,65 euro = 694,18 euro. L’imposta da versare sarà di 86,77 euro. Pertanto, gli interessi netti ammonteranno a 607,41 euro, a cui va sommato il capitale iniziale. Totale: 659,06 euro.

In 30 anni, il nostro investimento si è moltiplicato per 12,76 volte. Il sostanza, il rendimento netto dell’operazione sarà stato del 1.176%, pari a una media annuale dell’8,8%.

Nel frattempo, l’inflazione cumulata italiana sarà stata all’incirca del 75%, poco meno dell’1,9% annuo. In definitiva, il rendimento netto reale si rivela altissimo: 7%.

[email protected] 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

sul tema OBBLIGAZIONI

bonus psicologo
Articolo precedente

Una quota del canone RAI potrebbe servire a pagare lo psicologo

Bolletta della luce: cosa rischia chi paga i consumi ma non il canone RAI
Articolo seguente

Da cosa dipende l’importo del canone RAI in bolletta e perché non è uguale per tutti