Arriva la pensione complementare? Perché la riforma prevede anche misure per i giovani. Ci riferiamo, nello specifico, alla riforma strutturale della previdenza pubblica che dovrebbe entrare in vigore in Italia nel 2023. Oltre a misure per la pensione complementare, il progetto di riforma si basa pure sulla flessibilità in uscita.
Un progetto, oltre al fatto che arriva forse la pensione complementare per i giovani, da mettere a punto anche al fine di superare definitivamente lo scalone della legge Fornero. E questo, tra l’altro, in accordo con i 3 tavoli tematici che il Governo italiano ha istituito lungo il percorso di confronto con i Sindacati di Cgil, Cisl e Uil.
Arriva la pensione complementare? Ecco come la riforma prevede misure per i giovani
La riforma che arriva con la pensione complementare, e che prevede misure per i giovani, sarebbe a carico dello Stato. Al fine di coprire con la contribuzione figurativa i periodi di disoccupazione dei giovani lavoratori tra precarietà e lavori e carriere intermittenti.
In pratica, sul fatto che arriva la pensione complementare per i giovani, si tratterebbe della cosiddetta pensione di garanzia. Per permettere ai lavoratori di oggi di maturare un domani l’accesso alla pensione anche con pochi anni di anzianità contributiva maturata. E con lo Stato italiano che, come sopra detto, andrebbe a coprire i buchi contributivi.
Le misure per i giovani lavoratori di oggi al tavolo Governo-Sindacati
Oltre al fatto che forse arriva la pensione complementare di garanzia per i giovani, al tavolo Governo-Sindacati c’è pure la flessibilità in uscita come sopra detto. In particolare, per l’addio allo scalone della riforma Fornero, ma anche per il superamento della Quota 102. Perché Cgil, Cisl e Uil caldeggiano il ritorno alla flessibilità in uscita, già dal 2023, a partire dai 62 anni di età. Fermo restando che un quadro chiaro sul progetto di riforma pensioni dal 2023 è atteso, orientativamente, solo per il prossimo mese di aprile.