Truffe online Postepay, conto corrente: ecco come difendersi, il vademecum

L'associazione Dalla Parte del Consumatore dirama un vademecum per difendersi dalle truffe online come quella Postepay e sul conto corrente.
3 anni fa
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truffe online

Dal report del 2021 della Polizia Postale emerge che le truffe online riguardanti quindi conto corrente, Postepay e tanto altro sono aumentate del 27% rispetto al 2020. L’avv. Emilio Graziuso, Responsabile Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” aggiunge inoltre che sono anche cambiate le metodologie. Purtroppo i consumatori giornalmente sono sottoposti a veri a propri tentativi di phishing, smishing e visching che mirano ad accedere ai dati personali e a svuotare il conto. Proprio per questo l’associazione ha redatto un vademecum per consentire a tutti di riconoscere subito una truffa informatica e non cadere nella rete.

Truffe online Postepay, conto corrente e altro: ecco come difendersi, il vademecum

L’ Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” fornisce un vademecum per difendersi dalle truffe online. Eccoli:
1. Tutti devono sapere che nessun a Banca o società chiede mediante e-mail, messaggio, Whatsapp o al telefono i dati personali del cliente.
2. L’indirizzo dal quale proviene l’e-mail truffaldina (con oggetto ad esempio blocco conto per aggiornamento dati) non è quello ufficiale dell’Istituto di Credito o della Società. Viene solo riprodotto il logo perfettamente.
3. L’oggetto dell’e-mail spesso è generico, scritto anche in lingua inglese e alle volte appare come di risposta ad una email.
4. Nell’e-mail falsa spesso non è inserito il nome ed il cognome dell’intestatario. Spesso infatti inizia con egregio o spettabile cliente.
5. All’interno del testo si trovano molto spesso degli errori di grammatica/ortografia.
6. L’ottavo consiglio è quello di controllare quando e-mail, sms o telefonate contengono link. Se si clicca su di essi appare solitamente la schermata molto uguale a quella della Banca o della società della propria carta ma che in realtà non è quello ufficiale. Ovviamente non si deve mai cliccare su tali link e mai inserire i propri dati sensibili.
7. Infine l’associazione consiglia di non aprire mai e-mail, sms o Whatsapp sospette e di non intrattenersi in conversazioni telefoniche il cui scopo è quello di sottrarre dati personali.

Come già comunicato, poi, non si dovranno mai fornire i propri dati personali o i codici di accesso e nel caso si cada nel tranello eseguire determinate operazioni. Ovvero bloccare il conto corrente o la carta di credito, chiamare subito la Banca o la società e denunciare l’accaduto alla Polizia Postale.
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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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