Per le pensioni dal 2023, per le bollette e per gli aiuti Covid, il Governo Draghi riparte. Ma l’Esecutivo, da qui alla fine della legislatura, ripartirà palesemente con la politica a pezzi. E questo dopo che, dopo ben otto votazioni per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, i partiti hanno deciso di non decidere. Puntando sul Mattarella bis e sul senso del dovere del Capo dello Stato.
Detto questo, per le pensioni dal 2023 il progetto di riforma della previdenza pubblica è in ogni caso salvo.
Le pensioni dal 2023, le bollette e gli aiuti Covid. Il Governo Draghi riparte, ma con la politica a pezzi
Nel dettaglio, per le pensioni dal 2023 da qui al prossimo mese di marzo il Governo Draghi potrà proseguire con gli incontri. E con il dialogo con i Sindacati di Cgil, Cisl e Uil. In particolare, stando ai tre tavoli tematici, la riforma strutturale della previdenza pubblica punterà sulla flessibilità in uscita e sul rilancio della previdenza integrativa. Ma anche su maggiori tutele per i giovani lavoratori e per le donne.
Oltre alle pensioni dal 2023, il Governo italiano sarà con ogni probabilità chiamato a stanziare altre risorse per calmierare i rincari di luce e gas. Così come i nuovi aiuti Covid, con il persistere della pandemia di Covid-19, sono necessari. Specie per quei settori dell’economia italiana che hanno pagato e che stanno pagando a caro prezzo la situazione emergenziale. A partire dal turismo.
Il Governo Draghi riparte con la politica a pezzi, atteso un nuovo scostamento di bilancio
Di conseguenza, non per le pensioni dal 2023, ma per le bollette e per gli aiuti Covid, il Governo italiano guidato dal premier Mario Draghi è vero che ripartirà con la politica a pezzi.