Artigiani e commercianti preoccupati per il caro bollette. L’impennata dei costi energetici di luce e gas metterà a dura prova la tenuta dei conti delle attività dei lavoratori autonomi.
Secondo le prime stime delle associazioni, almeno un mese di pensione media degli artigiani se ne andrà per compensare il caro bollette. Si parla di importi che variano fra i 600 e 1.100 euro al mese di assegno medio. Quindi una cifra non indifferente.
Il caro bollette si mangia un mese di pensione
L’allarme è stato lanciato di recente dalla categoria.
Ma basteranno questi tagli a contenere il caro bollette? A conti fatti, no. La CNA pensionati mette infatti in guardia i pensionati sul caro bollette in arrivo:
la spesa energetica di luce e gas è prevista in rialzo del 50% in media nel 2022
Questo significa che un artigiano in pensione che prende 1.000 euro al mese deve mettere in conto che una mensilità se ne andrà solo per compensare il caro bollette.
Artigiani in allarme
Il caro bollette per chi lavora nel settore rappresenta quindi una mensilità piena della pensione degli artigiani. A fronte di ciò l’intervento del governo per contenere la spesa abbattendo i costi fissi (accise, oneri di sistema, Iva) non è al momento per contrastare gli aumenti. Afferma Lino Lunardelli della CNA pensionati:
“servono misure ad hoc per dare una mano agli over 65enni in difficoltà”.
Coloro che subiranno il contraccolpo maggiore saranno i pensionati artigiani con assegni inferiori a 1.000 euro al mese. La pensione bassa non è infatti in grado di mitigare l’impatto degli aumenti delle bollette, anche considerando gli sconti previsti dai bonus sociali.
Ma anche gli artigiani che lavorano e che sono alle prese con l’impatto della pandemia sulle attività. Per molti di essi chiudere il bilancio 2022 in pari sarà difficile e qualcuno sta già pensando di ritirarsi anzitempo dall’attività.