Cessione dei crediti multipla, questi intermediari potrebbero mantenere la possibilità. Si riapre la speranza?

In fase di conversione in legge del decreto Sostegni-ter, si valuta la reintroduzione delle cessioni multiple
3 anni fa
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Ammettere la cessione multipla dei crediti edilizi per le banche e gli altri intermediari sottoposti alla vigilanza della Banca d’Italia. Pare questa la strada più percorribile che potrebbe già essere adottata in fase di conversione in legge del D.L. 4/2022, c.d. decreto Sostegni-ter.

Decreto con il quale il Governo ha posto fine alle cessioni multiple dei crediti edilizi.

Ecco quali potrebbero essere le prossime mosse del Governo.

Il blocco alle cessioni multiple

Con il D.L. 4/2022, decreto Sostegni-ter, il Governo ha previsto che:

  • in caso di opzione per la cessione del credito, colui che lo riceve, che sia l’impresa, la banca o altro soggetto non potrà cederlo ulteriormente;
  • inoltre, se applicano lo sconto in fattura, le imprese potranno si cedere il credito alle banche o ad altri soggetti, ma quest’ultimi non potranno cederlo a loro volta.

I crediti già oggetto di cessione con comunicazione al Fisco precedentemente alla data del 16 febbraio, potranno comunque essere oggetto di un’ulteriore cessione (disciplina transitoria).

La scadenza originaria era quella del 6 febbraio. Con apposito provvedimento dell’Agenzia delle entrate, il termine è stato spostato al 16 febbraio.

Dunque, sono soggetti ad una disciplina transitoria,  i crediti ceduti per i quali la relativa comunicazione all’Agenzia delle entrate sia validamente trasmessa prima del 17 febbraio 2022 ossia entro il 16 febbraio 2022.

Per tali crediti:

  • sarà possibile effettuare un’ulteriore cessione in favore di altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari;
  • a prescindere dal numero di cessioni avvenute prima di questa data.

A patto che prima del 17 febbraio prossimo, sia comunicata al Fisco l’ultima cessione. Ultima cessione che anticiperà l’ulteriore cessione ammessa dal decreto Sostegni-ter.

Si alle cessioni in favore di banche e altri intermediari sottoposti a vigilanza

E’ chiaro che la novità prevista dal decreto Sostegni-ter potrebbe aver compromesso il mercato dei crediti edilizi.

Imprese e contribuenti con lavori in procinto di essere avviati, si stanno confrontando con una normativa in continua evoluzione. Il Governo è conscio del fatto che c’è nuovamente bisogno di intervenire allentando i rigidi paletti previsti con l’ultimo decreto legge.

In fase di conversione in legge del decreto Sostegni-ter, i principali emendamenti proposti, riguardano proprio la cessione dei crediti da bonus edilizi. C’è chi propone di reintrodurre la cessione multipla per tutti. Altre forze politiche premono invece per la previsione di un numero massimo di cessioni dopo la prima.

Ad ogni modo, la proposta più convincente sembrerebbe quella del M5S.

In particolare, il M5S propone l’estensione della possibilità di cedere ulteriormente il credito acquistato per tutte gli intermediari finanziari soggetti alla vigilanza della Banca d’Italia. Non solo quindi alle banche in senso stretto.

Vedremo come si evolverà la situazione. Con molta probabilità, la norma sarà nuovamente modificata.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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