E’ passato quasi un mese (era il 10 gennaio 2022) da quando il MITE (Ministero della Transizione Ecologica) faceva trapelare che da lì a breve sarebbe stata resa attiva la piattaforma per presentala la domanda “bonus idrico”.
Ad oggi, 8 febbraio 2022, la situazione, invece, è ancora ferma. Il rischio concreto è quello di un click day. Anche se, infatti, da un lato è vero che non sarà previsto un termine entro cui inviare la domanda è anche vero che il sistema accoglierà richieste fino ad esaurimento di risorse (della serie chi prima arriva prima alloggia).
Chi aspetta l’attivazione della piattaforma
I soggetti interessati all’apertura della piattaforma sono coloro che, nel periodo 1° gennaio 2021 – 31 gennaio 2021, hanno sostenuto spese per:
- la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti
- fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
Tali soggetti, a fronte dell’onere sostenuto e documentato, hanno diritto a richiedere un rimborso, fino ad un massimo di 1.000 euro (vedi anche Bonus idrico, elenco di tutte le spese escluse).
La domanda per il bonus idrico
Il contributo non è automatico ma per averlo bisogna presentare apposita richiesta (online) attraverso la “Piattaforma bonus idrico” del MITE, che come detto, ad oggi, non risulta ancora attivata. Ricordiamo che, il bonus idrico:
- spetta una sola volta e con riferimento ad un solo immobile
- alla domanda bisogna allegare la fattura o altro documento commerciale che attesta la spesa sostenuta
- il pagamento della spesa deve risultare da strumento tracciabile.
L’unica fonte ufficiale per avere notizie sul beneficio resta, in ogni caso, il sito ministeriale www.
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