Calcolo pensioni marzo 2022, le buone notizie e i dati da controllare sul cedolino

In arrivo a marzo nuovi aumenti per le pensioni. Ecco di quanto cresce l’assegno e cosa aspettarsi ancora per quest’anno.
3 anni fa
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In arrivo altri aumenti delle pensioni. Col cedolino di marzo 2022, gli assegni aumenteranno dello 0,1%. Si tratta del recupero della rivalutazione stabilita dal Ministero dell’Economia a seguito dell’aumento dell’inflazione.

Più precisamente i pensionati riceveranno col cedolino di marzo uno 0,1% in più di pensione come conguaglio. Col prossimo pagamento, quindi, saranno recuperati anche gli arretrati dei mesi di gennaio e febbraio.

Pensioni rivalutate di un altro 0,10%

Ma vediamo cosa è successo esattamente. In base al decreto del Ministero dell’Economia e Finanze pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 26 novembre 2021, le pensioni 2022 devono essere rivalutate del 1,70%.

Il meccanismo di adeguamento, che si chiama perequazione, si basa sull’aumento del costo della vita registrato l’anno precedente e si ripercuote sulle pensioni. Si fa ogni anno, quindi nulla di inatteso o di improvvisato.

Tuttavia l’Inps ha calcolato l’aumento delle pensioni al 1,6% e non del 1,7% basandosi su calcoli effettuati a ottobre quindi prima che uscisse il decreto del Mef. Certo uno zero virgola non cambia molto e la differenza – precisa l’Inps – sarà recuperata coi pagamenti di marzo.

Per un pensionato da 1.500 euro al mese si tratta di pochi centesimi, quindi irrilevante. Ma se moltiplichiamo la cifra per quasi 23 milioni di pensionati salta fuori una bella somma che l’Inps trattiene per sé.

Gli aumenti degli assegni, cosa cambia

Le pensioni, tuttavia, dovranno essere ancora incrementate di uno 0,20%. L’Istat ha infatti certificato che l’inflazione nel 2021 è salita del 1,9%, ma le pensioni salgono solo del 1,7%.

Per ottenere una rivalutazione piena bisognerà aspettare il 2023, quando saranno corrisposti i relativi conguagli. Non si tratta di un errore – spiegano gli esperti – ma semplicemente di un adeguamento contabile che tutti gli anni è recepito in due fasi.

La prima fase si base sulla previsione di variazione dei prezzi al consumo da parte del Mef a novembre.

Sulla scorta di questa previsione sono stanziati con legge di bilancio i fondi per la rivalutazione provvisoria delle pensioni.

Solo successivamente, quando l’Istat conferma e certifica i dati sull’inflazione, si definiscono gli aumenti con precisione. L’attesa per adeguare i parametri è tuttavia subordinata a nuovi stanziamenti di fondi e quindi bisognerà attendere la legge di bilancio 2022.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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