Opzione donna, assegno mensile con taglio del 30%: una scelta difficile per l’uscita anticipata

Con Opzione donna l’uscita dal mondo del lavoro è anticipata ma l’assegno pensionistico è calcolato interamente con il sistema contributivo
3 anni fa
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La legge di bilancio 2022 ha confermato “Opzione donna”, ossia la possibilità di andare in pensione anticipata per il sesso femminile laddove rispettati determinati requisiti anagrafici e contributivi. Chi sceglie questa forma di uscita anticipata dal mondo del lavoro, tuttavia, deve accontentarsi di un assegno pensionistico ridotto rispetto a quello ordinario.

I requisiti anagrafici e contributivi

Opzione donna è un trattamento pensionistico “anticipato” per il cui accesso possono farne richiesta le lavoratrici dipendenti ed autonome che hanno maturato i previsti requisiti. Prima dell’intervento della legge di bilancio 2022, questi requisiti dovevano essere sodisfatti entro il 31 dicembre 2020.

La manovra ha prorogato il termine al 31 dicembre 2021.

Le parti sociali spingono, comunque, verso una soluzione strutturale da inserire nella prossima riforma pensioni.

Detto ciò, quindi, può, oggi, andare in pensione, la donna che ha maturato, entro il 31 dicembre 2021, un’anzianità contributiva pari a 35 anni ed un’età anagrafica pari o superiore a:

  • 58 anni (per le lavoratrici dipendenti)
  • 59 anni (per le lavoratrici autonome).

Altro requisito fondamentale è che sia cessata l’attività di lavoro dipendente (cosa, invece, non richiesta per le lavoratrici autonome).

Il calcolo e la decorrenza della pensione con Opzione donna

La pensione con Opzione donna è calcolata interamente con il sistema contributivo. Questo può determinare un assegno pensionistico mensili più basso anche del 30% rispetto a quello che verrebbe pagato con l’ordinaria pensione anticipata.

Si tenga altresì presente che, la decorrenza della pensione Opzione donna non è immediata. Infatti, è previsto che per le lavoratrici:

  • dipendenti, il diritto decorre dopo dodici mesi dalla maturazione dei requisiti;
  • autonome, il diritto decorre dopo diciotto mesi
  • del comparto scuola, la decorrenza è dal 1° settembre 2022
  • degli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM), la decorrenza è dal 1° novembre 2022.

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Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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