Bonus pubblicità 2022 al via dal 1° marzo, cos’è e come farne richiesta

Dal 1° al 31 marzo è possibile inviare la comunicazione per l'accesso al bonus pubblicità, che è una sorta di prenotazione delle risorse.
3 anni fa
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Bonus Pubblicità

Dal 1° al 31 marzo è possibile presentare una prima richiesta di accesso al cosiddetto bonus pubblicità: il credito d’imposta per gli investimenti effettuati su giornali, televisioni e radio. Vediamo meglio di cosa si tratta e come farne richiesta.

Bonus pubblicità, cos’è e a chi spetta?

Il bonus pubblicità consiste in un credito d’imposta per gli investimenti effettuati sui giornali quotidiani e periodici, anche on-line, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato.


Il bonus, per quest’anno, è concesso nella misura unica del 50 per cento del valore degli investimenti effettuati. Viene meno, dunque, il presupposto dell’incremento minimo dell’1 per cento dell’investimento pubblicitario, rispetto all’anno precedente.

Come e quando presentare la domanda?

Per accedere al bonus pubblicità è necessario inviare la domanda tramite la relativa piattaforma dell’Agenzia delle Entrate, attraverso la procedura disponibile nella sezione dell’area riservata “Servizi per” alla voce “Comunicare”, accessibile tramite Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o Carta d’Identità Elettronica (CIE).
In particolare, si legge sul sito del Dipartimento per l’informazione e l’editoria:

  • dal 1° al 31 marzo per il quale si chiede l’agevolazione: è necessario inviare la “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta”, che è una sorta di prenotazione delle risorse, contenente (oltre ai dati degli investimenti effettuati nell’anno precedente) i dati degli investimenti già effettuati e/o da effettuare nell’anno agevolato;
  • dal 1° al 31 gennaio successivo: i soggetti che hanno inviato la “comunicazione per l’accesso” debbono inviare la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati”, resa ai sensi dell’articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, attestante gli investimenti effettivamente realizzati nell’anno agevolato.

 

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