Unicredit Certificati Memory Cash Collect Worst Of:  come investire su tecnologia e Smart Working

Unicredit Certificati Memory Cash Collect Worst Of. Qui si spiega come investire su tecnologia e smart working con un tris azionario sottostante.
3 anni fa
7 minuti di lettura
BNP Paribas: Memory Cash Collect su Software e Computer con rendimenti fino al 15,60% annuo

All’interno della maggioranza dei Certificati Unicredit, i comunemente detti Memory Cash Collect Worst Of, ne balza all’occhio uno di recente emissione, perché consente di investire su 3 società americane impegnate sul tema dello Smart Working.

Certificati Unicredit Memory Cash Collect Worst Of:  come investire su tecnologia e Smart Working indirettamente

In tal modo si da la possibilità agli investitori di investire indirettamente su un paniere di azioni – in tema Tecnologico e Smart Working – con un impiego di danaro limitato (100€).

Indirettamente perché, a fronte della rinuncia ai dividendi e ad eventuali salite dei sottostanti – ossia le azioni -, si ottiene un flusso cedolare periodico potenziale e una protezione condizionata – da eventuali discese dei sottostanti – sull’investimento fatto.

Cosa molto importante inoltre, è l’assoluta efficienza della fiscalità dei certificati (redditi diversi in quanto derivati cartolarizzati) nella compensazione delle minusvalenze presenti nello zaino fiscale. Per maggiori informazioni leggi: Recupero Minusvalenze? Sfrutta l’efficienza della fiscalità dei certificati, spunti operativi

Informazioni quantitative sui sottostanti

In questo caso, i sottostanti che non ha bisogno di presentazioni e quotati in America, sono rappresentati da: Docusign, Salesforce e Zoom Communications.

Osservazioni/conclusioni sul sottostante:

  1. Il “tris” azionario ha core business praticamente quasi uguale e rimane all’interno del settore tecnologico e dello smart working, essendo positivamente fortemente correlato (sovrapponendo il grafico di Docusign e Zoom è possibile vedere la forte correlazione positiva anche se per breve tempo). Diminuisce in altre parole il rischio di correlazione, ossia il rischio che il valore dei titoli fluttui in modo totalmente indipendente l’uno dall’altro, andando ad inficiare elargizione di cedole o restituzione integrale del nominale anche data da uno solo dei sottostanti.
  2. L’unica pecca è che si possiede una quantità di informazione storica sufficiente solo per Salesforce per analizzare, su stampo quantitativo, quale sia il processo stocastico che muove fondamentalmente il prezzo dei 3 sottostanti analizzati, potendo ad esempio notare eventuali cambiamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.
    Adesso il grafico delle 3 azioni suggerisce una correzione in corso.
  3. Per il multiplo Price / Earning – P/E – la valutazione si fa più difficile perché occorrerebbe guardare più settori. Dato però che ci si può rifare al settore tecnologico si può supporre questo. Quello del Q4 2021 del macro-settore tecnologico è a circa 25x, mentre per Docusing, Salesforce e Zoom Video si attualmente trova a circa 50x, 42x e rispettivamente intorno a 20x. Quindi il portafoglio presenta un P/E medio leggermente superiore (circa 37x) al settore tecnologico, potendo classificare le aziende nel complesso ancora come leggermente sopravvalutate nonostante la forte correzione in atto del suddetto macro-settore.
  4. Per continuare l’analisi di valutazione ci si può rifare al rapporto Price/Book ratio. In pratica misura il rapporto fra il prezzo di mercato dell’azione e il prezzo per azione che scaturisce dal bilancio (dato a sua volta dal capitale proprio diviso il numero di azioni in circolazione). Se maggiore di 1 significa che il mercato valuta l’azione più di quanto scaturisce dal bilancio della società e viceversa se minore è sottovalutata. Attualmente questo rapporto per è molto alto per Docusign anche se in picchiata a 77x; sempre in picchiata ma molto più bassa è la valutazione per Salesforce e Zoom Video a 3x e 6x.
  5. Sarebbe interessante anche analizzare il tutto con metriche più approfondite (che valutino per esempio anche la gestione operativa – EBITDA – o i flussi di cassa netti prodotti – Net Cash Flows -)
  6. Per quanto riguarda il rischio sistematico, il ß, è possibile dire questo. Attualmente il ß medio di portafoglio denota attualmente un “tris azionario” notevolmente difensivo (+0,4 circa facendo la media per Docusing a 0,93, Salesforce e Zoom Communications rispettivamente a circa 1,1 e -0,9). Interessante notare come, nonostante la recente quotazione e la salita della metrica per Zoom Communications si evinca un beta negativo che denota un titolo assicurativo.
    In pratica il portafoglio sovraperforma mediamente il mercato di riferimento in caso di discesa (e viceversa in caso di salita, lo sottoperforma), anche se non è esente dal potenziale movimento direzionale del benchmark.
  7. Completando le analisi delle caratteristiche quantitative del titolo, la volatilità implicita (per convenzione calcolata su un “forward period” di 30 giorni e considerata sopra i 30 punti) è mediamente elevata nel complesso ed attualmente risulta in salita. Ciò giova sicuramente contemporaneamente al tandem emittente-strutturatore (costruzione del certificato in termini di costi del pool opzionale sottostante) e all’investitore (che deve valutare: composizione sottostante del cross-asset structured product, livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata, scadenza, Bias indotti da aumenti di volatilità post emissione ecc). Da notare che la volatilità implicita media delle neoquotate è molto superiore a quella di Salesforce, azienda più affermata nel suo campo.

Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo estrapolabili anche dal sito per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).

Certificati Unicredit Memory Cash Collect Worst Of: punti salienti, come investire su tecnologia e smart working

  • Barriera europea di protezione sul capitale pari al 60% dei valori iniziali
  • Trigger cedole al 60% dei valori iniziali
  • Cedole trimestrali condizionate del 3,65% (massimo 14,60% annuo sul taglio nominale di 100 Euro) con effetto memoria
  • Autocall trigger trimestrale – che permette di ricevere il rimborso anticipato – osservabile dal 3° trimestre (dal 15.09.2022) e pari al 100% dei valori iniziali
  • Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
  • Efficienza della fiscalità degli Investment Certificates, per maggiori info si legga anche: Recupero Minusvalenze? Sfrutta l’efficienza della fiscalità dei certificati, spunti operativi
  • Valore nominale unitario di 100 Euro
  • Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 84,10 Euro – intorno alle 11:47 del 11.03.2022 –

Certificati Unicredit Memory Cash Collect Worst Of: funzionamento, come investire su tecnologia e smart working

L’Investment Certificates Memory Cash Collect Wors Of Unicredit è stato emesso il 01.03.

2022 e: ha data di valutazione iniziale posta al 23.02.2022, data di valutazione finale posta al 20.03.2025 (liquidazione il 27.03.2025), è negoziati su EuroTLX ed ha un ha valore nominale di 100 Euro.

Meccanismo cedolare

Il Certificato di Investimento Memory Cash Collect in questione paga cedole trimestrali condizionate di 3,65 Euro, cioè se tutti e 3 i sottostanti non scendono oltre il trigger delle cedole, posto al 60% dei valori iniziali; in caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando tutti e 3 i sottostanti risalgono sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.

Meccanismo di rimborso anticipato automatico: Autocall

Il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger trimestrale, a partire dal 3° trimestre e pari al 100% dei valori iniziali dei sottostanti: se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del trimestre in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria).

In caso contrario la vita del prodotto continua.

NB: In altre parole, se scatta il meccanismo di autocall alla prima data si ottengono 3 cedole più il nominale, ossia 110,95 Euro, per un rendimento massimo potenziale lordo a 9 mesi di circa il 16,53% rispetto il suddetto prezzo lettera. Altrimenti si rimanda alla seconda data di valutazione, la terza, ecc, fino alla 12esima.

Scadenza

A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:

  • se alla data di valutazione finale tutti i sottostanti non scendono sotto la barriera europea – della stessa entità del trigger cedolare 60% -, il certificato paga il nominale più l’ultima cedolae quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria -. In altre parole si otterrebbero 13 cedole più il nominale, ossia 147,45 Euro, corrispondenti ad un rendimento massimo potenziale lordo a circa 3 anni e 3 mesi intorno al 54,4% rispetto il suddetto prezzo lettera.
  • in caso contrario il certificato di investimento Memory linearmente la performance del sottostante Worst Of (ossia con un valore finale in % più basso rispetto al relativo valore iniziale), pagando un valore pari al valore nominale del certificato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante.

Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.

Da notare anche la presenza dell‘opzione quanto: nonostante i titoli su cui è scritto il certificato siano denominati in USD, il prodotto rimborsa sempre importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.

Certificati Unicredit Memory Cash Collect Worst Of: i sottostanti con commento sulla componente lineare

La situazione attuale sul portafoglio sottostante – di questo Certificato Memory Cash Collect – è la seguente:

  • Zoom Video Communications: valore iniziale (120,10 USD), Barriera/trigger cedola (72,06 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 04.03.2022 a 103,33 USD, pari all’86,04% del livello iniziale)
  • Docusign: valore iniziale (106,35 USD), Barriera/trigger cedola (63,81 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 04.03.2022 a 93,88 USD, pari all’88,27% del livello iniziale)
  • Salesforce: valore iniziale (190,54 USD), Barriera/trigger cedola (114,324 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 04.03.2022 a 200,15 USD, pari al 105,04% del livello iniziale)

NB: Per ora il WO è rappresentato da Zoom Video Communications e il suo valore inferiore è superiore al valore iniziale. Il fatto che il WO sia all’86,04% e che il prezzo lettera del certificato sia inferiore a 86,04 Euro (attualmente a circa 84,1 Euro, vedi sopra l’orario approssimativo) implica che il certificato quoti con un piccolissimo  sconto sulla componente lineare. Per maggiori informazioni sul concetto di quotazione o sconto sulla lineare si legga anche: I certificates: quotazione a sconto o a premio sulla lineare. Una delle determinanti è la volatilità!

Codice ISIN del prodotto

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del prodotto.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica-  in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.

Danilo Fieni

Lavora in InvestireOggi.it dal 2019 curando la sezione Certificati ed è laureato in finanza quantitativa.
La sua passione per il mondo finanziario lo ha portato ad approdare nel mondo dei certificati, analizzando in chiave oggettiva i flussi di pagamento di questi strumenti ed i relativi sottostanti, nonché curando le relazioni con alcuni dei professionisti del settore.
E' inoltre appassionato di trading ed investimenti, in cui svolge attività di ricerca quantitativa e di vantaggi statistici nel mondo dei mercati finanziari.

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