Accertamenti IMU 2016, dopo il 25 marzo, un sospiro di sollievo. Ecco perchè

A pena di decadenza, gli accertamenti Imu relativi al 2016 dovranno essere notificati entro la suddetta data del 25 marzo
3 anni fa
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Dopo il 25 marzo, i contribuenti possono tirare un sospiro di sollievo per eventuali carenti od omessi versamenti Imu relativi al 2016. Infatti, a pena di decadenza, gli accertamenti Imu relativi al 2016 dovranno essere notificati entro la suddetta data del 25 marzo.

Ecco come si arriva a tale scadenza.

I termini di notifica dei tributi locali

L’art. 1, comma 161, legge n. 296 del 2006 in materia di tributi locali, dispone che:

“Gli enti locali, relativamente ai tributi di propria competenza, procedono alla rettifica delle dichiarazioni incomplete o infedeli o dei parziali o ritardati versamenti, nonché all’accertamento d’ufficio delle omesse dichiarazioni o degli omessi versamenti, notificando al contribuente, anche a mezzo posta con raccomandata con avviso di ricevimento, un apposito avviso motivato.

Gli avvisi di accertamento in rettifica e d’ufficio devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati”.

Difatti la notifica a pena di decadenza, deve deve avvenire entro il 5° anno successivo a quello in cui il versamento  andava effettuato o quello in cui la dichiarazione andava presentata (30 giugno anno n+1 per la dichiarazione IMU).

La proroga di 85 giorni nel decreto Cura Italia

Tale termine deve essere coordinato con le previsioni di cui all’art.67 del D.L. 68/2020.

Nello specifico, sono sospesi dall’8 marzo al 31 maggio 2020 i termini relativi alle attivita’ di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso, da parte degli uffici degli enti impositori.

Il Dipartimento delle finanze, con risoluzione n. 6/DF del 15 giugno 2020, ha messo nero su bianco che  la “norma non sospende l’attività degli enti impositori ma prevede esclusivamente la sospensione dei termini di prescrizione e decadenza delle predette attività nel periodo individuato”.

Ad ogni modo, gli Enti locali hanno 84 giorni in più per notificare gli avvisi di accertamento IMU per omessi o carenti versamenti.

 Ciò vale anche per gli atti i cui termini di prescrizione o decadenza non scadono nel 2021.Tale importante indicazione è stata fornita dall’Agenzia delle entrate nella circolare n°11/E-2020.

Di conseguenza, il termine ultimo per la notificazione degli atti in decadenza al 31 dicembre 2021 è stato spostato al 25 marzo 2022.

Dunque gli accertamento IMU relativi al 2016, saranno considerati validi se notificati entro il 25 marzo. L’omessa o infedele dichiarazione relativa al 2016, potrà essere notificata entro il 25 marzo 2023.

Indicazioni rinvenibili nel documento IFEL del 2 novembre 2021.

Quanto detto finora, deve essere ben coordinato con la norma di cui all’art.60 del DPR 600/73, in materia di atti tributari. Per effetto di tale norma, qualunque notificazione a mezzo del servizio postale si considera fatta nella data della spedizione.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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