Intesa Sanpaolo ha emesso un certificato su un sottostante interessante che non ha bisogno di presentazioni. Se si ha l’esigenza di investire su Intel – quotata al Nasdaq100 – ottenendo al contempo un flusso reddituale annuale incondizionato, è possibile quindi prendere a riferimento un certificato Intesa Sanpaolo fixed cash collect scritto su questo titolo.
Il tutto mediante “investimento indiretto” di danaro relativamente limitato – taglio nominale unitario da 100 Euro -.
Il sottostante non ha bisogno di presentazioni ma possono essere fatte delle osservazioni.
Intesa Sanpaolo Certificati di Investimento Fixed Cash Collect: informazioni quantitative sul sottostante con commento all’investimento
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- L’azienda è stata quotata da un periodo sufficientemente ampio da poter fare adeguate valutazioni di stampo quantitativo. Ad esempio analizzare il comportamento di base e quindi la natura stocastica (mean reverting o trend following) che muove fondamentalmente il processo del prezzo del sottostante analizzato, potendo osservare possibili ed eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame.L’analisi grafica ci suggerisce sicuramente un andamento crescente dal 2009 in poi ma con correzioni caratterizzate da volatilità, per infine arrivare attualmente a dei valori di resistenza testati più volte dal 2018 in poi.
- Essendo solo uno il sottostante da controllare il rischio di correlazione si riduce al solo mercato in cui è quotata e alle sorti delle terre rare.
- E’ poi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di news/ufficialità (in questo caso ad esempio rumors/ufficialità su acquisti/creazioni di nuove tecnologie/dispositivi a semiconduttore, uscite di bilanci trimestrali ecc). In altre parole gli effetti indotti da queste notizie provocano degli spike al rialzo o al ribasso, che poi vengono drenati (al ribasso o rispettivamente al rialzo) in seguito grazie alle valutazione del “fair value” (analisi fondamentale). Sarebbe interessante analizzare il comportamento del valore di mercato in ottica event study analysis (e quindi la presenza di eventuali extra-rendimenti intorno alla finestra temporale di riferimento in presenza dei bilanci trimestrali/news/ufficialità di nuovi software/tecnologie ecc).
- Quanto ad un’analisi di valutazione il titolo mostra il rapporto Price / Earning è possibile supporre questo. Al gennaio 2022 ed anche attualmente il settore tecnologico americano è pari a circa 25x-30x e la metrica della sola industria generale dei dispositivi a semiconduttore è comunque simile a quella del settore tecnologico e intorno a 30x-50x (ci sono stime discostanti, mentre la stima della metrica delle fonderie di semiconduttori è comunque molto più elevata data la guerra in corso all’approvvigionamento delle terre rare) quindi si può supporre che: dato che il P/E attuale di Intel sia in discesa ed intorno circa a 9x-10x si può considerare l’azienda sottovalutata rispetto ad entrambi i settori. NB: esistono metriche molto più significative e complete per effettuare questa valutazione (ad esempio valutare la metrica P/EBITDA o EV/EBITDA o P/Net Cash Flows), nonché confronti in ottica peer group analysis (magari con il ricorso alla tecnica statistica del clustering).
- Un ulteriore analisi di valutazione può esser fatta con il rapporto Price/Book ratio. In pratica misura il rapporto fra il prezzo di mercato dell’azione e il prezzo per azione che scaturisce dal bilancio (dato a sua volta dal capitale proprio diviso il numero di azioni in circolazione). Se maggiore di 1 significa che il mercato valuta l’azione più di quanto scaturisce dal bilancio della società e viceversa se minore è sottovalutata. Attualmente questo rapporto risulta in picchiata è pari solo a circa il 2x.
- E’ da notare anche un interessante comportamento del β dal 2012 ad oggi, il rischio sistematico nei confronti del mercato benchmark: la metrica (calcolata su una rolling window di 5 anni), dal 2012 ad oggi ha presentato quasi sempre un 0<β<+1 o comunque intorno all’unità, denotando un titolo difensivo. La metrica si trova in picchiata dal 2018 ed attualmente è circa a +0,55, segno che il titolo stia mediamente viaggiando con una velocità meno che proporzionale al benchmark.NB: inserire il titolo direttamente in portafoglio con ribilanciamenti periodici in momenti di “raffreddamento” dei mercati (magari prendendo a riferimento spread sui tassi o sul vix), poiché in media lo sovraperforma (viceversa in momenti di salita lo sottoperforma).
- Infine, per completare le analisi delle caratteristiche quantitative del titolo, la volatilità implicita media (per convenzione calcolata su un “forward period” di 30 giorni) è sempre stata mediamente contenuta e superiore a circa il 15%, arrivando a picchi di massimo oltre il 40% (con un outlier in corrispondenza della pandemia di marzo 2020 a circa il 65%). Ciò non giova molto contemporaneamente al tandem emittente-strutturatore (costruzione del certificato in termini di costi del pool opzionale sottostante) e all’investitore (livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata e scadenza). Tramite modelli GARCH(1,1) – per mantenerli più semplici possibili – è possibile “confermare” che la volatilità dei mercati azionari è inoltre “prevedibile” in un range che va circa dall’80% al 95% (il resto sono le così dette fat tail). Attualmente, tuttavia, la volatilità implicita media si trova in salita e circa pari circa al 30% e questo ha dato modo di soddisfare sia l’emittente che l’investitore.
- L’azienda è stata quotata da un periodo sufficientemente ampio da poter fare adeguate valutazioni di stampo quantitativo. Ad esempio analizzare il comportamento di base e quindi la natura stocastica (mean reverting o trend following) che muove fondamentalmente il processo del prezzo del sottostante analizzato, potendo osservare possibili ed eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame.
Commento
Data la correzione avvenuta e la resistenza testata più volte che ha subito il titolo si hanno due strade:
- Data la sottovalutazione potrebbe essere segnale di attendere e di acquistarlo magari, in seguito a nuove notizie/ufficialità positive, o comunque con tecniche quantitative basate sul beta con a monte processi di selezione momentum.
- Se invece non si ha troppo capitale a disposizione si può comunque effettuare un’investimento indiretto tramite il certificato che andremo a presentare (e che comunque presenta buoni margini di protezione e livelli di cedole)
Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).
Intesa Sanpaolo Certificati di Investimento Fixed Cash Collect: punti salienti, come investire su Intel indirettamente
- Barriera europea sul capitale (a cui si rimanda sotto) pari al 60% dei valori iniziali
- Cedole annuali incondizionate del 4,47% sul taglio nominale unitario di 100 Euro
- Opzione Quanto a cui si rimanda sotto
- Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 98,85 Euro – intorno alle 11:45 del 24.03.2022 –
Intesa Sanpaolo Certificati Fixed Cash Collect: funzionamento, come investire su Intel indirettamente
Questo prodotto, della categoria certificati di investimento Fixed Cash Collect, è stato emesso da Intesa Sanpaolo il 09.03.2022, ha data di valutazione finale posta al 05.03.2026 (scadenza/liquidazione 09.05.2026), è negoziato su SeDeX ed ha un valore nominale di 100 euro.
Il fixed cash collect targato Unicredit paga cedole annuali incondizionate di 4,47 Euro ogni anno e fino al penultimo (3 cedole). Senza condizioni significa a prescindere dall’andamento del valore del sottostante.
A scadenza si prefigurano 2 scenari:
- l’investitore riceve il valore nominale più l’ultima cedola incondizionata di 4,47 Euro se il valore di Intel, alla data di valutazione finale, non è sceso sotto la barriera europea posta al 60% del valore iniziale. Nel computo del payoff si inseriscono quindi tutte e 4 le cedole, si considerano quindi 117,88 Euro.
- in caso contrario il Certificate paga l’ultimo premio incondizionato e rimborsa un importo proporzionale alla performance negativa del sottostante (considerando però nel computo anche le precedenti 4 cedole incondizionate che attenuano l’entità delle perdite sul capitale investito, +17,88 Euro), pagando un importo pari al valore nominale moltiplicato per la suddetta performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale). In formule
Importo di rimborso scenario 2: Valore = Valore Nominale x Performance + tot 4 cedole
Dove: Performance = valore Finale / Valore Iniziale
Da notare la presenza della barriera europea: questo tipo di barriera viene osservata solo alla data di valutazione finale. Ciò implica che, se il sottostante dovesse scendere sotto la barriera durante la vita del certificato per poi risalirvici sopra alla data di valutazione finale, il capitale da rimborsare al valore nominale non viene intaccato. Per maggiori informazioni si legga anche: Certificati: la barriera cos’è e quali tipi ne esistono.
Da notare anche la presenza dell‘opzione quanto: nonostante il titolo su cui è scritto il certificato sia denominato in USD, il prodotto paga importi in Euro – cedole e capitale condizionatamente protetto -, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.
Intesa Sanpaolo Certificati Fixed Cash Collect: il sottostante Intel con analisi sulla componente lineare
La situazione attuale sul sottostante del certificato di investimento fixed cash collect è la seguente:
- Intel: valore iniziale (47,63 USD), Barriera (28,578 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura del 23.03.2022 a 48,27 USD, pari al 101,34% del valore iniziale)
NB: il fatto che il valore attuale di Intel sia pari al 101,34% del valore iniziale ed il prezzo lettera sia di poco inferiore a 101,34 Euro implica che lo stesso, a circa 98,85 Euro, incorpori, proprio dei piccolissimi sconti sconti dovuti alla reattività dei prezzi delle opzioni alla volatilità. Per maggiori informazioni si legga anche: I certificates: quotazione a sconto o a premio sulla lineare. Una delle determinanti è la volatilità!
Analisi dinamico-oggettiva
In base alle quotazioni attuali del sottostante ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 98,85 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, Data da Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite; verde per aumenti/guadagni):
se Intel non è scesa oltre il -40,79% dall’attuale quotazione il certificato paga il totale 117,88 Euro, corrispondente ad un massimo rendimento potenziale lordo a 4 anni di circa il 19,13% rispetto il suddetto prezzo lettera.
Se invece il sottostante scendesse con più forza il certificato perderebbe comunque molto meno grazie all’incasso delle 4 cedole garantite (ossia 22 euro): ad esempio, a fronte di un -50% del sottostante il certificato sperimenta un -30,72%, a fronte di un -70% del sottostante il certificato registra un -51,21% e così via.
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