È vero che la pensione INPS aumenta aggiungendo pure quella complementare. Ma serve a monte anche una pianificazione. Facendo attenzione, in particolare, a queste 4 cose. A partire dagli anni che mancano per l’età per il pensionamento. Con la previdenza pubblica.
Inoltre, per la pensione INPS che aumenta aggiungendo pure quella complementare occorre pure fare una previsione. Precisamente, occorre stimare quello che sarà l’importo della pensione futura. In più, la previdenza integrativa deve essere sempre calibrata. E questo in ragione della propria capacità di risparmio a lungo termine.
La pensione INPS aumenta aggiungendo pure quella complementare. Ma facendo sempre attenzione a queste 4 cose
Nel dettaglio, la pensione INPS aumenta aggiungendo pure quella complementare. Ma per stimare il futuro assegno pagato dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale è bene utilizzare un simulatore online. Quantomeno per farsi un’idea. Ed in tal caso proprio l’INPS ha recentemente lanciato il simulatore web di scenari pensionistici PensAMI. Così come è riportato in questo articolo.
In più, la pensione INPS aumenta aggiungendo pure quella complementare. Ma bisogna fare attenzione ai costi. Come sopra accennato. In quanto i caricamenti, le commissioni ed i costi applicati dal fondo pensione scelto potrebbero poi incidere sensibilmente. Sul rendimento netto a favore dell’aderente. In questo caso, per confrontare i fondi pensione tra di loro, c’è un parametro chiave. Ovverosia, l’Indicatore Sintetico di Costo (ISC).
Quali sono gli ulteriori vantaggi aderendo alla previdenza complementare
Chiarito che la pensione INPS aumenta aggiungendo pure quella complementare, in realtà con la previdenza integrativa ci sono altri vantaggi. Che sono da non trascurare. Come quello relativo alla possibilità di ottenere la RITA. Ovverosia, nel rispetto dei requisiti richiesti, la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata che funge praticamente da assegno di accompagnamento.