Quanto si può prelevare dal bancomat con la carta del reddito di cittadinanza: perché il limite non è per tutti di 100 euro

Vediamo quanto si può prelevare dal bancomat con la carta del reddito di cittadinanza. E questo perché. come spiegheremo, il limite non è per tutti pari a 100 euro prelevabili dallo sportello ATM. Tutti gli esempi.
3 anni fa
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Vediamo quanto si può prelevare dal bancomat con la carta del reddito di cittadinanza. E questo perché. come spiegheremo, il limite non è per tutti pari a 100 euro prelevabili dallo sportello ATM.

Su quanto si può prelevare al massimo dal bancomat con la carta RdC, infatti, c’è da tenere conto della scala di equivalenza collegata proprio al sussidio. Dato che, proprio in base alla scala di equivalenza, in molti casi ogni mese dalla PostePay RdC si possono prelevare anche più di 100 euro.

Quanto si può prelevare dal bancomat con la carta del reddito di cittadinanza: perché il limite non è per tutti di 100 euro

Nel dettaglio, 100 euro di contanti al mese, come valore massimo, possono essere prelevati dai single. Proprio su quanto si può prelevare dal bancomat con la carta del reddito di cittadinanza. Dato che in questo caso la scala di equivalenza è pari a 1.

Invece, su quanto si può prelevare dal bancomat con la carta del reddito di cittadinanza, l’ammontare massimo prelevabile aumenta di 20 euro per ogni componente minore nel nucleo familiare, e di 40 euro per ogni componente maggiorenne. Quindi, per rendere l’idea, una famiglia con due genitori ed un minorenne può prelevare al massimo 160 euro mensili con la carta RdC.

Ecco perché il limite non è per tutti di 100 euro

Ecco quindi spiegato, su quanto si può prelevare dal bancomat con la carta del reddito di cittadinanza, perché il massimo non è per tutti pari a 100 euro. Ma nello stesso tempo c’è anche da dire che la scala di equivalenza non aumenta all’infinito.

Ma sale fino ad un massimo di 2,1 per le famiglie numerose. Che in tal caso potranno prelevare in contanti mensilmente un massimo di 210 euro. Con la scala di equivalenza massima che sale di poco, fino e non oltre al valore di 2,2, quando nel nucleo familiare numeroso ci sono uno o più figli disabili.

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