Vediamo chi rischia di perdere la quota B del reddito di cittadinanza. Che corrisponde a fino a ben 280 euro in meno al mese di ricarica sulla carta RdC. E che viene concessa alle famiglie che, aventi diritto al sussidio, devono pagare il canone di locazione. Oppure hanno un mutuo sulla prima casa e, di conseguenza, devono pagare mensilmente la rata del finanziamento ipotecario alla banca.
Su chi rischia di perdere la quota B del reddito di cittadinanza, infatti, c’è da precisare che i percettori possono pagare il mutuo o l’affitto proprio con questo contributo aggiuntivo rispetto alla quota A del sussidio.
Chi rischia di perdere la quota B del reddito di cittadinanza: fino a 280 euro in meno al mese di ricarica
Detto questo, su chi rischia di perdere la quota B del reddito di cittadinanza c’è da fare riferimento non alla quota B riconosciuta alle famiglie che pagano un mutuo. Ma a quei percettori dell’RdC che, nel pagare il canone di locazione, percepiscono pure il contributo affitto erogato dal comune.
Su chi rischia di perdere la quota B del reddito di cittadinanza. infatti, il contributo affitto riconosciuto con l’RdC non è più cumulabile con il contributo comunale. A confermarlo di recente è stato proprio l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS).
Il contributo affitto del comune non è più cumulabile con quello riconosciuto con l’RdC
Quindi, su chi rischia di perdere la quota B del reddito di cittadinanza, è presto detto. Ovverosia, chi prende il contributo affitto del comune d’ora in poi si vedrà decurtato il reddito di cittadinanza. Proprio in ragione della quota b del sussidio. Mentre si continuerà regolarmente a percepire la quota A dell’RdC che è quella di integrazione al reddito.