Curva dei rendimenti invertita e aspettative d’inflazione ai massimi da decenni: il mercato sconta il doppio ‘tradimento’ della FED

La curva dei rendimenti americana si è invertita e il mercato segnala aspettative d'inflazione nettamente superiori al target FED
3 anni fa
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Aspettative d'inflazione sopra il 3% negli USA

In Italia, i rendimenti dei titoli di stato sono saliti nel mese di marzo ai livelli maggiori dal maggio 2020: 1,194% il dato medio ponderato da 1,17% di febbraio. Negli USA, la curva dei rendimenti si è nel frattempo invertita, cioè ormai il Treasury a 10 anni offre meno del Treasury a 2 anni. Accadde l’ultima volta nel 2019, anticipando la recessione dell’economia americana nell’anno successivo, sebbene provocata da una pandemia non certamente prevedibile da analisti e investitori. E c’è un altro dato ad attirare le attenzioni del mercato: le aspettative d’inflazione sono salite ai massimi da almeno un paio di decenni a questa parte.

Il “breakeven” a 5 anni vale oggi 3,35%, pur in calo dai massimi di 3,57% toccato nelle sedute precedenti.

Per “breakeven” s’intende la differenza tra rendimento del Treasury a 5 anni con cedola fissa e Treasury a 5 anni con cedola legata all’inflazione. Esso darebbe una stima circa le aspettative d’inflazione del mercato per il prossimo quinquennio. A conti fatti, il mercato sconterebbe un aumento medio dei prezzi al consumo negli USA quasi doppio del target della Federal Reserve al 2%.

Aspettative d’inflazione e tassi FED su

Viene naturale capire la ragione per la quale lo stesso mercato stia scontando tassi d’interesse al 2,75% per fine anno. Addirittura, esiste una probabilità media che sfiorino il 3%. A marzo, la FED ha alzato i tassi di 0,25% allo 0,5%. Per maggio, il mercato dà per quasi certo un aumento di ulteriori 50 punti base o 0,5%. Proprio la stretta monetaria vigorosa attesa contribuisce a far lievitare i rendimenti a breve sopra quelli a lungo termine. Ciononostante, le aspettative d’inflazione testimoniano che gli investitori non vedano una grossa efficacia di queste azioni dell’istituto per i prossimi anni.

In altre parole, il combinato tra curva dei rendimenti e aspettative d’inflazione negli USA ci segnalerebbe quanto segue: la FED alzerà i tassi a passo veloce.

L’economia americana probabilmente cadrà in recessione. L’inflazione resterà alta anche per i prossimi anni. Ne deduciamo il peggiore scenario possibile, che definiamo di “stagflazione”: ci saranno crisi dell’economia e inflazione. Insomma, la FED non solo non sarebbe capace di ottemperare al suo doppio mandato, al contrario tradirebbe entrambi gli obiettivi che le sono affidati per legge.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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