Un totale di investimenti ammessi a detrazione per 24 miliardi di euro. Sono 139.029 le asseverazioni edilizie presentate con 16,98 miliardi di euro per lavori conclusi. Lo evidenzia il nuovo report (aggiornato al 31 marzo 2022) pubblicato dall’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) sul bonus 110.
Bonus 110, avanza l’Emilia Romagna
In termini geografici per lavori da bonus 110, al primo posto resta la Lombardia con 4 miliardi di investimenti (rispetto ai 3,4 miliardi del precedente report). Mantiene il secondo gradino anche il Veneto con 2,4 miliardi di euro (rispetto ai precedenti 2,1 miliardi) a seguire il Lazio (2,24 miliardi di euro).
Ultimo posto occupato sempre dalla Valle d’Aosta con 342 asseverazioni (rispetto alle precedenti 313) e 70.154.743,92 euro di investimenti (rispetto ai pregressi 61.449.434,60 euro).
Castelli aperti al pubblico: investimenti in Piemonte e Basilicata
Nessuna novità per gli investimenti da bonus 110 effettuati sui castelli aperti al pubblico (categoria catastale A/9). Ricordiamo, infatti, che come nata, la disciplina del bonus 110 (decreto Rilancio) escludeva dal beneficio gli immobili di categoria catastale:
- A/1 (abitazioni signorili)
- A/8 (ville)
- A/9 (castelli e palazzi di pregio).
Successivamente, il c.d. decreto Agosto, è intervenuto ammettendo al bonus anche gli immobili di categoria A/9 a condizione che siano aperti al pubblico.
Dall’ultima analisi ENEA emerge che circa 1,24 milioni di euro risultano investiti per lavori ammessi al bonus 110 realizzati su questa tipologia di immobili. I cantieri interessati restano 3 di cui 1 localizzato in Basilicata ed altri 2, entrambi, in Piemonte.
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