Certificati Unicredit Bonus Cap: come investire su Netflix indirettamente

 Certificati Unicredit Bonus Cap: Qui si spiega come investire su Netflix indirettamente, ossia per ottenere un puro rendimento potenziale.
3 anni fa
6 minuti di lettura
Certificato per investire sul settore dell'intrattenimento in streaming con alte cedole potenziali

Fra i certificati Unicredit Bonus Cap ne spunta uno che risponde all’esigenza di chi vuole capire come investire indirettamente in una società americana tecnologica attiva principalmente nell’intrattenimento in streaming, e che non ha bisogno di presentazioni.

Come sempre è utile fare delle osservazioni sull’azione sottostante su cui è scritto il certificato di investimento.

Innanzi tutto l’azione in questione è Netflix (NFLX) ed il certificato risulta già emesso alla fine del 2020.

Se si ha una view rialzista, laterale o di moderato ribasso del titolo si può prendere a riferimento questo bonus cap emesso da Unicredit, allo scopo di ottenere un puro rendimento potenziale dato dalla differenza fra il bonus potenziale ed il prezzo di emissione/prezzo lettera.

 Certificati Unicredit Bonus Cap: informazioni quantitative sul sottostante, come investire su Netflix direttamente o indirettamente con commento all’investimento

        1. L’azienda è stata quotata da un periodo sufficientemente ampio da poter fare adeguate valutazioni di stampo quantitativo. Ad esempio analizzare il comportamento di base e quindi la natura stocastica (mean reverting o trend following) che muove fondamentalmente il processo del prezzo del sottostante analizzato, potendo osservare possibili ed eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame. L’analisi grafica ci suggerisce sicuramente un andamento inizialmente crescente dal 2011 in poi ma con correzioni ad alta volatilità, seguito da una e vera e propria esplosione al rialzo del prezzo a seguito della pandemia, per infine crollare letteralmente ed arrivare attualmente sui valori di circa marzo 2020.
        2. E’ poi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di news/ufficialità (in questo caso ad esempio, news/rumors su nuove produzioni originali, collaborazioni ed ufficialità di uscita di un/a nuovo/a prodotto/film/serie TV/bilanci trimestrali ecc). In altre parole gli effetti indotti da queste news provocano degli spike al rialzo, che poi vengono drenati in seguito grazie alle valutazione del “fair value” (analisi fondamentale).
          Sarebbe interessante analizzare il comportamento del valore di mercato in ottica event study analysis (e quindi la presenza di eventuali extra-rendimenti intorno alla finestra temporale di riferimento).
        3. Quanto ad un’analisi di valutazione il titolo mostra il rapporto Price / Earning è possibile supporre questo. Il Q4 2021 del settore americano tecnologico è circa a 25x-30x mentre quello dell’intrattenimento è circa intorno a 180x. Il P/E attuale di Netflix è pari a circa 30x quindi si può supporre che: sia in linea al settore tecnologico e nettamente sottovalutata rispetto al settore intrattenimento. NB: esistono metriche molto più significative e complete per effettuare questa valutazione (ad esempio valutare la metrica EV/EBITDA), nonché confronti in ottica peer group analysis (magari con il ricorso alla tecnica statistica del clustering. Nonostante questo è già possibile individuare: Disney+, Amazon Prime, Hulu ecc).
        4. Un ulteriore analisi di valutazione può esser fatta con il rapporto Price/Book ratio. In pratica misura il rapporto fra il prezzo di mercato dell’azione e il prezzo per azione che scaturisce dal bilancio (dato a sua volta dal capitale proprio diviso il numero di azioni in circolazione). Se maggiore di 1 significa che il mercato valuta l’azione più di quanto scaturisce dal bilancio della società e viceversa se minore è sottovalutata. Attualmente questo rapporto è pari a circa 10x, e sembra essere in discesa data anche la più forte correzione mai vista dal titolo.
        5. E’ da notare anche un comportamento erratico del β dal 2012 ad oggi, il rischio sistematico nei confronti del mercato benchmark: è sempre maggiore di zero, ma ci sono stati istanti in cui il titolo ha mostrato una sorta di carattere difensivo nei confronti del benchmark per poi superare di netto l’unità e mostrare un forte carattere aggressivo.
          Adesso la metrica (calcolata su una rolling window di 5 anni), scesa sotto 1 da circa inizio 2020, si trova in salita ed intorno all’unità, segno che il titolo stia mediamente viaggiando in linea al benchmark.
        6. Infine, per completare le analisi delle caratteristiche quantitative del titolo, la volatilità implicita media (per convenzione calcolata su un “forward period” di 30 giorni) è sempre stata mediamente elevata e superiore a circa il 25%30%, arrivando a picchi di massimo oltre il 90%. Ciò giova sicuramente contemporaneamente al tandem emittente-strutturatore (costruzione del certificato in termini di costi del pool opzionale sottostante) e all’investitore (livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata, potenziali bias indotti da volatilità e scadenza). Tramite modelli GARCH(1,1) – per mantenerli più semplici possibili – è possibile “confermare” che la volatilità dei mercati azionari è inoltre “prevedibile” in un range che va circa dall’80% al 95% (il resto sono le così dette fat tail). Attualmente la volatilità implicita media si trova in salita e circa pari circa al 60%.

NB: Con la correzione dei mercati il titolo ha inevitabilmente effettuato prese di profitto e la volatilità sperimentata è aumentata. Data la natura breakout/trendfollowing del titolo e data l’erraticità del beta si hanno due strade:

  1. Inserire direttamente ed attualmente il titolo in portafoglio solo in momenti di salita del benchmark, con ribilanciamenti periodici e con a monte logiche di ranking.
  2. acquistare il certificato per ottenere un rendimento potenziale (dato, in termini assoluti, dalla differenza fra prezzo di vendita/importo di rimborso – prezzo di emissione/di acquisto) in cambio di una protezione sull’investimento fatto (e quindi limitando anche il guadagno sul potenziale rialzo ulteriore del titolo rispetto al cap)

Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).

 Certificati Unicredit Bonus Cap: punti salienti, come investire su Netflix indirettamente

  • Barriera americana intraday sul capitale al 60% del livello iniziale
  • Bonus (e cap) al 126% del valore nominale/valore iniziale
  • Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito – intorno alle 11:00 del 08.04.2022 – a circa 92,96 Euro

Certificati Unicredit Bonus Cap: funzionamento del payoff, come investire su Netflix indirettamente

Questo certificato di investimento Bonus Cap è stato emesso da Unicredit il 23.11.

2020, ha periodo d’osservazione della barriera fino al 15.12.2022 (scadenza/liquidazione al 15.12.2022), è negoziato su EuroTLX ed ha un valore nominale di 100 euro.

A scadenza si prospettano 2 scenari:

  • se durante tutto il periodo di osservazione  il sottostante non tocca o scende sotto la barriera (per questo chiamata americana intraday, perché attiva in ogni momento di borsa aperta), posta al 60% del livello inziale, il certificato paga il bonus di 126 euro.
  • in caso contrario si perde il diritto al bonus ed il prodotto paga un importo commisurato alla performance del sottostante, che comunque non può superare il cap (uguale al bonus, per semplicità di costruzione del certificato e di risparmio sulla sua strutturazione, dato dalla vendita di una call per “cappare” il risultato). In tal caso l’importo di rimborso si calcola moltiplicando il nominale per la performance del sottostante (data dal rapporto fra valore finale e valore iniziale di Assicurazioni Generali)

Il secondo scenario in formule:

Valore di Rimborso Scenario 2 = Valore Nominale x Min (126% ; Performance)

Dove:

Performance = Valore Finale / Valore Iniziale di NFLX

Certificati Unicredit Bonus Cap: il sottostante con commento sulla componente lineare

La situazione attuale sul sottostante del certificato Bnp Paribas Bonus Cap è la seguente:

  • Netflix: Valore Iniziale (480,63 USD), Barriera (288,378 USD), Cap (605,5938 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura del 07.04.2022 a 362,15 USD, pari al 75,35% del livello iniziale)

Analisi dinamico-oggettiva

Alle quotazioni attuali del sottostante, e con un prezzo lettera di circa 92,96 Euro, questo sarebbe il profilo di payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del certificato, data da Val Rimb Cert, al variare del prezzo del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr sott: in verde gli aumenti/guadagni; in rosso i decrementi/perdite):

Il certificato paga il bonus di 126 euro se, per tutta la durata d’osservazione della barriera, il sottostante non scende oltre mai il -20,37% dalla quotazione attuale, con un rendimento potenziale a 8 mesi di circa il 35,54% rispetto il suddetto prezzo. Se invece NFLX scendesse con più forza il certificato quoterebbe con un premio sulla sulla componente lineare perdendo, in %, un importo superiore rispetto alla perdita di terreno del sottostante in caso di sforo della barriera. In questo caso il fatto di quotare a premio è dovuto alla breve vita residua del certificato che incide positivamente sul prezzo dello stesso e alla minor probabilità di tocco della barriera.

Certificati Unicredit Bonus Cap: codice ISIN 

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica- in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tale inesattezze, errori od omissioni.

Danilo Fieni

Lavora in InvestireOggi.it dal 2019 curando la sezione Certificati ed è laureato in finanza quantitativa.
La sua passione per il mondo finanziario lo ha portato ad approdare nel mondo dei certificati, analizzando in chiave oggettiva i flussi di pagamento di questi strumenti ed i relativi sottostanti, nonché curando le relazioni con alcuni dei professionisti del settore.
E' inoltre appassionato di trading ed investimenti, in cui svolge attività di ricerca quantitativa e di vantaggi statistici nel mondo dei mercati finanziari.

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