Tra le numerose iniziative adottate dal nostro legislatore a sostegno della popolo ucraino, in fuga dalla propria terra per sfuggire al conflitto con la Russia, si aggiunge un’ultima misura prevista con un emendamento al decreto bollette (decreto-legge n. 17 del 2022) approvato in Commissione alla Camera nella fase di conversione in legge.
La possibilità di concedere immobili in comodato gratuito con esenzione dall’imposta di registro e di bollo.
Comodato d’uso gratuito: definizione, registrazione e costi
Il comodato è il contratto con il quale una parte (comodante) consegna all’altra (comodatario) un bene mobile o immobile, affinché quest’ultimo se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire lo stesso bene ricevuto.
E’ essenzialmente gratuito e può essere redatto in forma verbale o scritta.
Laddove il comodato abbia ad oggetto un bene immobile (quindi, ad esempio, un appartamento), è soggetto a registrazione presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate. In dettaglio:
- se redatto in forma scritta, la registrazione deve essere sempre fatta (entro 20 giorni dalla data dell’atto)
- laddove, invece, stipulato in forma verbale, la registrazione è obbligatoria solo laddove il comodato sia enunciato in altro atto soggetto a registrazione.
Registrare il contratto di comodato implica il versamento dell’imposta di registro in misura fissa pari a 200 euro. Inoltre, se redatto in forma scritta è necessario assolvere anche l’imposta di bollo di 16 euro ogni 4 facciate scritte e, comunque, ogni 100 righe.
L’esenzione limitata per le case date agli ucraini
L’emendamento approvato in sede di conversione in legge del decreto bollette, stabilisce l’esenzione dalle suddette imposte, fino al 31 dicembre 2022, in relazione ai contratti di comodato d’uso stipulati nei confronti dei profughi ucraini. In particolare, ai fini dell’agevolazione è necessario che il comodatario:
- abbia nazionalità ucraina
- oppure si tratti di soggetto proveniente, comunque, dal territorio ucraino.
Ad ogni modo, per avere certezza di questa novità legislativa è necessario che la misura trovi conferma nel testo definitivo (che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale) della legge di conversione del decreto bollette.
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