Chiesti soldi agli ucraini “ospitati” in Italia: imbarazzo e polemica. Monta il caso: cosa è successo

Un Comune in cui è situato un albergo che ospita gratuitamente dei profughi ucraini non ha previsto nello statuto della tassa di soggiorno l’esenzione per tali casi specifici
3 anni fa
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tassa di soggiorno

Ha dell’incredibile quanto successo in una nota località di mare della Regione Calabria. Una struttura ricettiva avrebbe dovuto richiedere il pagamento della tassa di soggiorno a dei profughi Ucraini. Questo perchè il Comune in cui è situato l’albergo non ha previsto nello statuto della tassa di soggiorno l’esenzione per chi si trova in questa situazione, cioè i rifugiati di guerra.

Alla base però c’è comunque un intento nobile, infatti questa struttura ricettiva ha deciso di ospitare gratuitamente gli ucraini in fuga dalla propria terra per il noto conflitto con la Russia.

Ucraini in Italia. La solidarietà da Nord a Sud

Sono milioni i profughi Ucraini in fuga dalla propria nazione causa conflitto con la Russia.

La vicenda  sta però mettendo in evidenza anche alcuni aspetti umani molto positivi ossia la solidarietà mostrata dai cittadini europei. A partire dalla Polonia che per le sua posizione geografica è stata la nazione che per prima ha dato una grande accoglienza al popolo ucraino in fuga dal proprio paese.

Note di solidarietà si stanno vedendo anche in Italia, addirittura sono moltissime le famiglie che hanno deciso di ospitare profughi Ucraini in italia direttamente nelle proprie case.

Anche il Sud sta rispondendo bene alle richieste di aiuto dei cittadini ucraini.

In molti casi l’accoglienza viene da strutture ricettive che hanno deciso di mettere a disposizione i propri servizi senza richiedere alcunchè.

La vicenda che ha dell’incredibile. La tassa di soggiorno per gli ucraini in Italia

Proprio una struttura ricettiva è al centro di un fatto incredibile avvenuto in una nota località di mare della Regione Calabria. Una struttura ricettiva avrebbe dovuto richiedere il pagamento della tassa di soggiorno a dei profughi Ucraini. Questo perchè il Comune in cui è situato l’albergo non ha previsto nello statuto della tassa di soggiorno l’esenzione per chi si trova in questa situazione, cioè i rifugiati di guerra.

Come detto in premessa, alla base però c’è comunque un intento nobile, infatti questa struttura ricettiva ha deciso di ospitare gratuitamente gli ucraini in fuga dalla propria terra per il noto conflitto con la Russia.

Alla fine a farsi carico della tassa di soggiorno è stato l’imprenditore proprietario della struttura ricettiva.

Lo stesso imprenditore invita il Comune nel cui territorio è presente il suo albergo a mettere al più presto mano allo statuto della tassa di soggiorno. Questo per favorire l’avvio di iniziative di solidarietà anche da parte di altri imprenditori conterranei.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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