A quanto compro davvero il BTp€i 2041 e perché il prezzo non corrisponde?

Il prezzo di acquisto effettivo del BTp€i 2041 risulta essere molto diverso dalla quotazione. Vi spieghiamo perché e a quanto ammonta.
2 anni fa
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Nuovi Eurobond a 7 e 30 anni
Nuovi Eurobond a 7 e 30 anni © Licenza Creative Commons

Più di un lettore ci ha scritto per chiederci la ragione di una brutta sorpresa. Il tema lo abbiamo affrontato già, ma specie quando si tratta di denaro, ripetere non fa mai male. La domanda è la seguente: perché l’acquisto di un BTp€i 2041 comporta il pagamento di un prezzo molto più alto della quotazione? Qualcuno ritiene che non vi sia trasparenza o adombra una vera e propria truffa. In realtà, la spiegazione esiste e ha a che vedere con la natura peculiare di questo bond.

Il BTp€i 2041 è un bond indicizzato all’inflazione Eurostat, vale a dire all’indice dei prezzi al consumo dell’Area Euro. Cosa significa? Il titolo ci consente di proteggere il potere di acquisto del capitale investito rispetto all’andamento dell’inflazione media nell’unione monetaria.

E come avviene tale protezione? Sia le cedole che il capitale sono rivalutati proprio al tasso d’inflazione. A molti di voi sarà già venuto in mente il BTp Italia. In effetti, la logica sottostante è la stessa, ma esistono rilevanti differenze tra le due tipologie di titoli. In primis, l’aggancio in quest’ultimo caso è all’inflazione italiana. Secondariamente, le cedole dei BTp€i sono rivalutate semestralmente con riferimento alla data di godimento e non già di semestre in semestre. Infine, ogni semestre il BTp Italia eroga all’obbligazionista la rivalutazione del capitale sulla base dell’inflazione del periodo, mentre il BTp€i prevede la rivalutazione del capitale tutta alla scadenza.

Il costo “extra” del BTp€i 2041

E qui veniamo al perché il BTp€i 2041 costa molto più della sua quotazione di mercato. Il bond fu emesso con data di godimento del 15 settembre 2009, ben tredici anni fa. Nel frattempo, l’inflazione cumulata nell’Eurozona è andata crescendo, com’è ovvio. Ma l’obbligazionista non ha avuto modo di vedersi rivalutato il capitale in base all’andamento dell’indice dei prezzi Eurostat.

Ne avrà modo solo alla scadenza o nel caso in cui decidesse di rivendere il bond a terzi sul mercato secondario.

Ecco come funziona. Venerdì scorso, per comprare 1.000 euro di BTp€i 2041 servivano 1.117,10 euro. La quotazione era di 111,71. Tuttavia, va tenuto conto che dall’emissione ad oggi, l’inflazione cumulata è stata superiore al 28%. Pertanto, i 1.117,10 euro relativi alla quotazione vanno moltiplicati per un fattore di circa 1,28. Il prezzo di acquisto effettivo sale così sopra 1.434 euro. C’è una differenza di oltre 300 euro, al netto del rateo passivo sulla cedola da versare al venditore. Non si tratta di un inganno, né di una perdita. Questo “extra-costo” sarà coperto quando rivenderemo il BTp€i 2041 sul mercato o alla scadenza. Ma è bene sapere che esiste e tende ad essere tanto maggiore quanto più remota nel tempo è stata l’emissione.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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