L’abbandono di un animale è punito dal codice penale: nell’articolo 727, infatti, si stabilisce che chiunque abbandona animali domestici è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa che va da mille a 10mila euro. Stessa pena è applicata a chi detiene animali in condizioni che non sono compatibili con la loro natura provocandogli sofferenza.
La sensibilità verso gli animali sta sempre più crescendo negli anni e proprio per questo è stato previsto questo articolo del codice penale che punisce tutte le condotte che provocano sofferenza all’animale e chi lo abbandona.
L’articolo 727 del codice penale, però, ha una funzione che serve a punire tutto ciò che non rientra nell’uccisione e nel maltrattamento degli animali, ovvero l’abbandono e la detenzione di animali in contrasto con la loro natura.
L’abbandono dell’animale non punisce soltanto chi volontariamente abbandona, per esempio, un cane sul ciglio della strada, ma anche chi non prendendosi cura dello stesso, essendo l’animale incapace di prendersi cura di se, ne provoca la sofferenza. Con l’articolo 727, quindi, si va a punire l’indifferenza e la trascuratezza nei confronti dell’animale che si prende in casa (esempio pratico chi parte per le vacanze lasciando l’animale in giardino da solo).
Il reato di abbandono scatta anche se si lascia un animale, in estate, chiuso in auto per numerose ore. In caso di condanna, secondo la giurisprudenza, comporta, inoltre, anche la confisca dell’animale.
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