Il 2020 è stato un anno nero per le compagnie aeree e il settore del turismo in genere a causa della pandemia di coronavirus che ha più che dimezzato gli affari, in certi casi anche azzerato. I vettori sono andati incontro a perdite importanti ma nell’anno che dovrebbe essere della ripresa si cercano soluzioni per affrontare la crisi e tornare in campo.
Un abbonamento per viaggiare
Le compagnie aeree ma anche alcuni servizi noti come Tripadvisor, hanno pensato di introdurre dei servizi in abbonamento che prevedono una quota fissa annuale da pagare in cambio di sconti e agevolazioni.
L’idea è nata per far fronte ai ricavi calati del 65% durante il 2020, solo nel terzo trimestre. Basterebbero 50mila utenti abbonati al nuovo servizio Plus per produrre l’11% dei ricavi di quelli realizzati nel 2019, quando ancora la pandemia non aveva stravolto il settore del turismo.
Il rilancio delle compagnie aeree
Un modello simile basato su abbonamenti potrebbe arrivare anche per le compagnie aeree, fortemente in crisi dopo un 2020 nero sul fronte ricavi. A subire una crisi senza precedenti non sono stati solo i viaggi di piacere ma quelli business, che hanno avuto come conseguenza voli mezzi vuoti e aeroporti ugualmente svuotati. Secondo il ceo di Caravelo, Inaki Uriz, società che si occupa di creare abbonamenti per le compagnie aeree: “I vettori stanno iniziando a comprendere che la soluzione ideale sarebbe avere un mix tra ricavi da transazioni e ricavi da abbonamento”.
Già alcuni mesi fa, alcune compagnie aeree avevano pensato a delle originali soluzioni, i cosiddetti voli verso il nulla. Si trattava di voli che in alcuni casi neanche abbandonavano l’aeroporto di partenza o al massimo sorvolavano le città vicine proponendo vari servizi a bordo, cene e intrattenimento per i nostalgici dei viaggi in aereo.
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