Gran parte dei cittadini dopo le dimissioni del governo Renzi si saranno certamente chiesti quali saranno le conseguenze di questa scelta politica sulla chiusura di Equitalia.
Equitalia dovrebbe chiudere a partire dal prossimo 1 luglio, secondo quanto stabilito dal governo dimissionario, per lasciare il compito delle riscossioni delle cartelle esattoriali a Agenzia delle Entrate –Riscossioni. Molti erano i cittadini che aspettavano tale passaggio anche a causa del black out nelle riscossioni che il passaggio avrebbe provocato (confidando magari nell’intervento della prescrizione della cartella esattoriale).
Ora cosa accade ad Equitalia, dopo le dimissioni di Renzi? Sicuramente non è così semplice poichè anche se il decreto fiscale che contiene la messa in liquidazione di Equitalia è stato convertito in legge è necessario, affinchè l’attività di riscossione passi all’Agenzia delle Entrate, l’emanazione di un decreto del Presidente del Consiglio entro il prossimo 30 aprile 2017. Con il provvedimento si dovrebbe nominare l’attuale Ad di Equitalia a commissario straordinario per vigilare sulla fase di transizione.
Quali saranno, però le decisioni del nuovo capo del Governo? Potrebbe anche accadere che il decreto fiscale sia lasciato come una norma priva di attuazione (e nel nostro ordinamento ce ne sono moltissime).
C’è da ricordare, inoltre, che l’addio ad Equitalia era stata una iniziativa fortemente voluta da Matteo Renzi che, proprio in visione della campagna referendaria aveva voluto accelerare i tempi portando l’addio al 1 luglio 2017. Il suo successore, però, avrà la volontà di procedere nel cambiamento?