Il binomio tra gli abusi edilizi ed il bonus 110: ecco quando è ammesso. Le casistiche sulla maxi-agevolazione di Stato. Tenendo conto anche delle novità più recenti. Dato che, in termini di semplificazione ed anche di accesso al superbonus 110%, molte cose sono cambiate. Soprattutto, con la nuova Cilas.
Ovverosia, con la Comunicazione di inizio lavori asseverata semplificata. Con dei vantaggi tangibili per le ditte lavori, per i proprietari di case e per i condomini. Non a caso, sugli abusi edilizi e sul bonus 110, i dati più recenti comunicati dall’ENEA confermano una cosa.
Gli abusi edilizi ed il bonus 110, ecco quando è ammesso. Le casistiche ed anche qualche dubbio
Gli abusi edilizi ed il bonus 110, grazie proprio all’entrata in vigore del decreto Semplificazioni bis, possono ora andare d’accordo. In quanto la presenza dell’abuso edilizio non pregiudica i vantaggi fiscali. In quanto, con l’entrata in vigore del modulo unico Cilas a livello nazionale, non deve essere dichiarato lo stato legittimo delle opere.
Per la parte edilizia-urbanistica, quindi, il binomio tra le difformità edilizie e la maxi-agevolazione va ora d’accordo. Mentre forti dubbi permangono quando i lavori realizzati rientrano nel sismabonus. Nella fattispecie, quando le opere strutturali sono illegittime e rilevanti.
Il superbonus 110%, ora lo perdi sono in questi quattro casi
Detto questo, il decreto Semplificazioni bis ha ridotto solo a quattro i casi. Quelli in corrispondenza dei quali gli abusi edilizi ed il bonus 110 non vanno d’accordo. Con la conseguente impossibilità ad accedere alla maxi-agevolazione di Stato.
Che si perde senza presentare la Cila. Oppure realizzando interventi che risultano essere in difformità. Rispetto alla Comunicazione di inizio lavori asseverata E lo stesso dicasi quando le attestazioni non sono corrispondenti al vero.