Gli accertamenti fiscali, lo si sa, sono qualcosa di spaventoso. Anche i contribuenti in buona fede e che, di certo, non avrebbero mai voluto intraprendere comportamenti fraudolenti, ne possono essere vittima.
Il procedimento potrebbe innescare una serie di meccanismi per i quali l’amministrazione finanziaria potrebbe scavare ancor più in profondità, alla ricerca di qualche altro illecito fiscale. Questo meccanismo potrebbe pregiudicare, talvolta anche in modo significativo, i risparmi dei contribuenti (siano essi persone fisiche o imprese).
Il governo, attraverso l’emanazione dell’ultima Legge di Bilancio, ha dichiarato “guerra senza quartieri” agli evasori fiscali, con controlli e accertamento sempre più serrati, automatizzati e con una portata sempre maggiore.
Ma quali sono i contribuenti più controllati? E quali le spese maggiormente sotto l’occhio dell’Ade? Cerchiamo di capirlo.
Controlli fiscali, i soggetti e le spese maggiormente a rischio
Tutti i contribuenti, come è ovvio, possono essere soggetti a controlli fiscali, ma sicuramente la categoria maggiorante bersagliata, almeno secondo i numeri del passato, sono i professionisti.
Secondo un recente articolo di “Proiezionidiborsa.it”, gli strumenti maggiormente utilizzati da parte dell’Agenzia delle Entrate sono Redditometro e Risparmiometro, e poi ancora: controlli incrociati tra giacenze e movimenti di conto corrente con i redditi e i patrimoni dichiarati dal contribuente stesso.
Per quanto riguarda, invece, le spese maggiormente controllate, diciamo innanzi tutto che esse si riferiscono principalmente a quelle ritenute, dalla stessa Ade, troppo alte rispetto ai redditi dichiarati dal contribuente, ma in linea generale, principalmente esse riguardano le spese sostenute per:
- Lavori di manutenzione dell’appartamento;
- Canoni di affitto di un immobile;
- Assicurazioni auto;
- Visite specialistiche
- Auto di lusso;
- Smartphone;
- Viaggi;
- Centri benessere e cura della persona;
- Ristoranti;
- Abbonamenti;
- Collaboratori domestici.
- Mutuo per l’acquisto di un’immobile (se le rate sono troppo alte per i redditi dichiarati dal contribuente).
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