Accertamento sintetico: come funziona il nuovo strumento che ha sostituito il redditometro

Come funziona l'accertamento sintetico, ovvero il nuovo strumento che ha sostituito il redditometro? Ecco alcune informazioni utili.
3 mesi fa
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accertamento sintetico
Foto © Pixabay

Fa il suo debutto l’accertamento sintetico che prende il posto del redditometro. Come canta Loretta Goggi con il brano Dirtelo non dirtelo: “Non dirtelo, prender la rivincita. Sbagliare una volta anch’io, in fondo che faresti tu al posto mio?”. 

Tutti quanti, prima o poi, possiamo commettere degli errori. Quest’ultimi possono essere spesso il frutto di un momento di distrazione oppure essere commessi volutamente con l’intento di ottenere qualche vantaggio.

Ne sono un chiaro esempio coloro che dichiarano il falso per accedere ad agevolazioni a cui non hanno diritto, così come coloro che non pagano di proposito le tasse.

Si tratta, in quest’ultimi casi, di comportamenti che hanno un impatto negativo sulla collettività.

Accertamento sintetico: come funziona il nuovo strumento che ha sostituito il redditometro

Le tasse, d’altronde, devono essere pagate per rimpolpare le casse dello Stato e consentire a quest’ultimo di offrire ai cittadini i vari beni e servizi. Nel momento in cui un soggetto evade non adempie a questo dovere. Se tutto questo non bastasse, finisce per pesare sulle tasche degli onesti cittadini che pagano in modo regolare.

Proprio al fine di scovare i furbetti, l’Agenzia delle Entrate effettua continuamente dei controlli. Diversi sono gli strumenti a disposizione del Fisco, come ad esempio il redditometro che di recente è stato sostituito dal cosiddetto accertamento sintetico. Ma di cosa si tratta e come funziona? Ebbene, come riportato su Fisco Oggi, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate:

“All’articolo 5 sono previste modifiche alla disciplina della determinazione sintetica del reddito delle persone fisiche. In particolare, viene previsto che la determinazione sintetica del reddito complessivo sia effettuata a condizione che il reddito complessivo accertabile ecceda di almeno un quinto quello dichiarato e, comunque, di almeno dieci volte l’importo corrispondente all’assegno sociale annuo, il cui valore è aggiornato per legge, con periodicità biennale, anche sulla base degli indici di adeguamento Istat”.

Viene anche spiegato che il contribuente può sempre dimostrare che il finanziamento delle spese ha avuto luogo con redditi diversi da quelli posseduti nello stesso periodo di imposta.

Oppure “con redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte o, comunque, legalmente esclusi dalla formazione della base imponibile ovvero da parte di soggetti diversi dal contribuente”. Ma non solo, si può dimostrare che le spese attribuite hanno un diverso ammontare e che la parte di risparmio usata per consumi e investimenti si è accumulata nel corso degli anni passati.

Accertamento sintetico e redditometro: le differenze

In Gazzetta Ufficiale si trova pubblicato il testo definitivo del D.Lgs. 108/2024, grazie al quale ha preso ufficialmente il via l’accertamento sintetico. Quest’ultimo si presenta come una forma di controllo fiscale basato su degli indici di spesa personali non predeterminati a priori.

Questo consente di stabilire indirettamente il reddito complessivo di un contribuente, tenendo conto di una capacità di spesa personale che risulta essere sproporzionata rispetto al reddito dichiarato. In pratica il contribuente deve giustificare come riesce a sostenere un alto tenore di vita a fronte di entrate basse.

Il redditometro in senso stretto, invece, si basa su dei parametri predefiniti e delle tabelle standardizzate che permettono di stimare il reddito tenendo conto di un insieme di spese e beni, così come catalogati nel decreto del 24 dicembre 2012. Proprio l’utilizzo di tabelle è stato oggetto di critiche perché non consentirebbe di ottenere una determinazione veritiera del reddito. Da qui la decisione di apportare delle modifiche e introdurre, appunto, l’accertamento sintetico.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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