Accettazione domanda Reddito di Cittadinanza: ci sono province in ritardo?

Dove hai fatto domanda per il reddito di cittadinanza? Influisce sui tempi per la risposta?
6 anni fa
2 minuti di lettura
Ci sono segnalazioni di ritardi nella gestione delle domande per il Reddito di Cittadinanza a livello territoriale? Riportiamo la lettera di un lettore che chiede chiarimenti avendo fatto domanda per il reddito di cittadinanza a marzo e non avendo ancora ricevuto risposta.
Leggi anche:
Salve, vorrei esporle una questione. Io ho fatto domanda per il Reddito di Cittadinanza in data 06/03 presso il Caf di Termoli (abito in un paesino vicino a Termoli sempre in provincia di Campobasso) e la domanda che comunque risulta spedita in data 11/03 è stata ricevuta dall’Inps in data 27/03, il problema è che ancora non ho ricevuto una risposta. Mi sono rivolto in un primo momento all’ufficio Inps di Termoli che mi ha detto di rivolgermi presso la sede di Campobasso. Da Campobasso mi è stato detto inizialmente che la domanda aveva superato la fase preliminare e che doveva essere istruita. Chiaramente ho ricontatto l’Inps di Campobasso più volte, l’ultima stamattina, chiedendo spiegazioni e mi hanno risposto di aver mandato dei solleciti all’ufficio preposto di Roma che a quanto pare ancora non risponde e che anche altre persone nella provincia di Campobasso si trovano nella mia stessa situazione e mi hanno risposto inoltre che più di questo non potevano fare e che era inutile rivolgersi al call center in quanto mi avrebbe reindirizzato alla mia sede di provenienza Termoli (che per la cronaca ha disabilitato il servizio telefonico) o Campobasso. Ho anche scritto sul sito Inps presso il servizio “Inps risponde” nella sezione apposita ma ad oggi non ho ricevuto nessuna risposta. Leggendo in rete ho trovato un suo articolo: volevo sapere se sa a chi mi posso rivolgere per avere spiegazioni non so più che fare visto che dall’Inps non sono riuscito ad ottenere una risposta. Grazie per il tempo concessomi. Le auguro una buona serata ed un buon fine settimana.
Cordialmente“.
Abbiamo trattato diverse volte di casi di richieste per il sussidio, informando i singoli sulle tempistiche per la gestione e sui modi per verificare lo stato di avanzamento della pratica.
La lettera sopra riportata offre uno spunto diverso di riflessione: ci sono zone in cui il problema di ritardo nella risposta ha valenza generale? E se si quali sono i motivi?
Dopo una ricerca in diverse sedi Inps sul territorio non risultano problemi specifici a livello territoriale che possano avere valenza generale e non isolata. E’ vero che ci sono città in cui le domande per il reddito di cittadinanza sono state più numerose ma ciò non significa che l’iter sia stato ostacolato. Peraltro, Campobasso tra le città del sud è tra quelle che hanno fatto registrare un numero più basso di domande del sussidio. Ad onore di cronaca delle code anomale in quest’area più che presso le sedi Inps sono state registrate presso i centri per l’impiego ma i dipendenti hanno avuto modo di precisare più volte che la fase 2 di ricerca del lavoro non è ancora partita. A metà marzo gli addetti del Centro per l’Impiego avevano consigliato di non “affrettarsi nella presentazione delle domande per il reddito di cittadinanza, poiché l’ufficio entra in gioco solo dopo che i Cas e l’Inps avranno concluso la prima parte dei procedimenti”.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Prendere il bonus casalinghe diventa più facile: ecco le novità
Articolo precedente

Sono casalinga: ho diritto alla pensione di cittadinanza?

Crisi birra Heineken
Articolo seguente

Birra, quanto mi costi: le città in Europa dove è più cara (c’è anche l’Italia)