L’assegno di accompagnamento, anche con un’invalidità al 100% riconosciuta dalla commissione medica dell’Inps, non sempre spetta. L’ Art. 1 della l. n. 18/1980, stabilisce che i requisiti essenziali per l’accompagnamento sono:
- la presenza di una situazione di invalidità totale, rilevante per la pensione di inabilità;
- e l’impossibilità di deambulare con l’aiuto permanente di un accompagnatore o, comunque, di compiere gli atti essenziali della vita quotidiana.
In base a questo concetto il portatore di handicap risulta privo della necessità di assistenza continua non ha diritto all’assegno previdenziale.
Invalidità e accompagnamento: come ottenere l’assegno?
Per ottenere l’accompagnamento:
- non è necessario avere un reddito al di sotto di una soglia prefissata; l’assegno infatti non è subordinato a limiti di reddito;
- non c’è bisogno di aver superato una determinata età;
- non rileva il nucleo familiare dell’invalido.
La Cassazione, in passato, ha escluso la possibilità di chiedere l’accompagnamento a chi, pur impossibilitato a una piena mobilità, riesce comunque a camminare con il bastone.