Entro il 17 giugno 2024 (ieri) bisognava pagare l’acconto IMU 2024, Per chi non ha pagato o ha pagato in misura insufficiente è ora tempo per rimediare, con il c.d. ravvedimento operoso. Ma farlo subito e nei primi 14 giorni è molto conveniente visto che la sanzione si riduce al massimo.
Ricordiamo che l’IMU si paga in acconto e saldo. L’acconto scade il giorno 16 giugno dell’anno di riferimento. Tuttavia, quest’anno essendo il 16 giugno domenica, la scadenza è passata al primo giorno lavorativo successivo.
Il ravvedimento immediato
Per coloro che hanno omesso di pagare o hanno versato solo una parte dell’importo entro la data prevista, il ravvedimento operoso rappresenta una via d’uscita regolata dall’art. 13 del Decreto Legislativo n. 472/1997. Questa procedura consente di pagare spontaneamente l’importo dovuto insieme a una sanzione ridotta e agli interessi calcolati al tasso legale per ogni giorno di ritardo.
La sanzione, sebbene ridotta rispetto a quella ordinaria, aumenta con il trascorrere del tempo. Ad esempio, rimediare entro i primi 14 giorni dalla scadenza comporta una sanzione minore rispetto a quella prevista dopo questo periodo. Se il ritardo si protrae per mesi o anni, il rischio è che il fisco si accorga dell’omissione e avvii una contestazione formale. In tal caso, non sarebbe più possibile beneficiare del ravvedimento operoso.
Acconto IMU 2024 non pagato: salvarsi nei primi 14 giorni
Effettuare il ravvedimento operoso nei primi 14 giorni è estremamente conveniente. Durante questo periodo, la sanzione è ridotta allo 0,1% per ogni giorno di ritardo, fino a un massimo dell’1,4% se il pagamento viene effettuato il quattordicesimo giorno.
Nel contesto del versamento acconto IMU 2024, il quattordicesimo giorno coincide con il 1° luglio 2024. Pertanto, un contribuente che decide di regolarizzare la sua posizione il 28 giugno 2024 dovrà applicare una sanzione pari all’1,1%, calcolata su 11 giorni di ritardo (dal 18 giugno al 28 giugno).
Se il ravvedimento non avviene entro il 1° luglio 2024, sarà comunque possibile regolarizzare la situazione, ma con sanzioni più elevate che aumentano con il tempo. Ad esempio, rimediare tra il quindicesimo e il trentesimo giorno comporterà una sanzione dell’1,5%. Oltre il trentesimo giorno ma entro il novantesimo giorno, la sanzione salirà all’1,67%.
È importante ricordare che sia la sanzione sia gli interessi devono essere indicati utilizzando lo stesso codice tributo IMU relativo all’immobile per cui il pagamento è stato omesso.
Trovi qui tutte le sanzioni per chi non ha pagato IMU in tempo.
Riassumendo
- sebbene il ravvedimento operoso (art. 13 D. Lgs. n. 472/1997) offra una soluzione per chi non ha rispettato la scadenza del pagamento dell’acconto IMU 2024, è essenziale agire tempestivamente per minimizzare le sanzioni
- farlo entro i primi 14 giorni dalla scadenza rappresenta la scelta più conveniente
- anche se si supera questo termine, rimane fondamentale regolarizzare la propria posizione il prima possibile per evitare sanzioni maggiori e possibili contestazioni future
- il ravvedimento operoso è uno strumento utile per i contribuenti che, per vari motivi, non hanno rispettato le scadenze fiscali
- comprendere appieno le tempistiche e le modalità di applicazione delle sanzioni può fare una grande differenza in termini di costi e tranquillità, permettendo di mettersi in regola senza incorrere in ulteriori complicazioni.