Acconto novembre a rate, beneficiari e scadenze (manovra 2024)

Possibilità di rinviare il secondo o unico acconto imposte sul reddito a gennaio e di pagarlo a rate. Ecco il calendario scadenze aggiornato
1 anno fa
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acconto novembre
Foto © Pixabay

Un’importante novità arriva dalla manovra di bilancio 2024 per le partite IVA. La possibilità di rinviare a gennaio il pagamento del secondo o unico acconto imposte sul reddito. E ciò già a partire da quello in scadenza a novembre 2023.

Lo ha annunciato il premier Meloni in conferenza stampa di presentazione della finanziaria approvata nella giornata del 16 ottobre 2023.

La misura darà una boccata di ossigeno a qualcuno ma non a tutti. Si tratta di una novità assoluta visto che non è stata mai consentita la ratizzazione del secondo acconto.

Cosa, invece, prevista per il saldo e primo acconto.

Andiamo con ordine.

Acconto novembre: scadenze ordinarie

Per color che hanno fatto la Dichiarazione redditi 2023 (anno d’imposta 2022) con il 730 senza sostituto d’imposta (scadenza 2 ottobre 2023) e per coloro che la faranno con il Modello Redditi Persone fisiche (30 novembre 2023), il versamento delle imposte sul reddito ha visto e vede le seguenti scadenze ordinarie:

  • 30 giugno 2023, per il pagamento del saldo 2022 e primo acconto 2023;
  • 30 novembre 2023, per il pagamento del secondo o unico acconto 2023.

Il saldo 2022 e primo acconto 2023 si potevano pagare anche entro i 30 giorni successivi, applicando una maggiorazione dello 0,40%. Quindi, entro il 31 luglio 2023 (il 30 luglio era domenica).

Prevista, come sempre, la possibilità di rateizzare il saldo e primo acconto, al massimo fino a novembre. Non prevista, invece, la possibilità di rateizzazione del secondo o unico acconto.

La proroga del saldo e primo acconto

Successivamente è arrivata la proroga imposte sul reddito per il saldo 2022 e primo acconto 2023. Una proroga stabilita dal decreto-legge n. 51 del 2023 non per tutti, ma solo per:

  • coloro che applicano gli ISA (indicatori sintetici di affidabilità);
  • contribuenti che partecipano a società, associazioni e imprese che applicano gli ISA;
  • contribuenti i regime forfettario e di vantaggio;
  • altre partite IVA che non applicano gli ISA in quanto soggette a cause di esclusione.

Per questi soggetti, il saldo 2022 e primo acconto 2023, hanno avuto scadenza 20 luglio 2023 ovvero 31 luglio con maggiorazione dello 0,40%.

Fermo restando il secondo o unico acconto entro il 30 novembre 2023 e fermo restando:

  • la possibilità di pagare a rate (al massimo fino a novembre) il saldo e primo acconto;
  • la NON possibilità di pagare a rate il secondo o unico acconto.

Acconto novembre, si può rateizzare e rimandare a gennaio

La legge di bilancio 2024, introduce adesso la possibilità di versare il secondo o unico acconto delle imposte sui redditi, già a partire da quello in scadenza il 30 novembre 2023:

  • in unica soluzione entro il 16 gennaio dell’anno successivo (quindi entro il 16 gennaio 2024) senza interessi;
  • oppure dilazionandolo fino a 5 rate mensili, da gennaio a maggio, con scadenza il giorno 16 di ciascun mese e applicazione degli interessi, a partire dalla seconda rata.

La chance non è per tutti. È riservata, almeno per adesso, alle sole persone fisiche titolari di partita IVA che per il periodo d’imposta precedente dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170.000 euro. Inoltre, la novità non tocca i contributi previdenziali.

Riassumendo…

  • con la legge di bilancio 2024, si prevede che le persone fisiche titolari di partita IVA, che per il 2022 dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170.000 euro, possono pagare il secondo o unico acconto 2023:
    • in unica soluzione entro il 30 novembre 2023
    • in unica soluzione, entro il 16 gennaio 2024, senza interessi
    • fino a 5 rate mensili, da gennaio a maggio, con scadenza il giorno 16 di ciascun mese, con applicazione, in tal caso, degli interessi, a partire dalla seconda rata
  • questa soluzione di pagamento a rate del secondo o unico acconto vale anche per gli altri anni d’imposta successivi al 2023.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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