Acquistare casa e metterla a rendita può essere un affare redditizio ma è necessario considerare diversi fattori prima di decidere in tal senso. La posizione, ad esempio, è fondamentale per il successo di un investimento immobiliare. Per questo si dovrebbe optare per una località desiderabile, con una buona infrastruttura, servizi pubblici e trasporti nelle vicinanze. Inoltre, prima di compiere qualsiasi passo, si dovrebbe valutare lo stato attuale del mercato immobiliare nella zona di interesse. E ancora, studiare i trend del mercato, i prezzi delle case, il tasso di affitto e l’andamento dell’occupazione.
Sono sempre più gli italiani che vedono il futuro non proprio roseo per cui stanno valutando (almeno chi può) di acquistare una casa. Ciò per ottenere una rendita stabile nel tempo che possa fungere come una sorta di pensione integrativa.
Ma per ricevere un reddito da un immobile quali aspetti è necessario considerare?
Gli elementi da considerare
Prima di acquistare casa e metterla rendita è importante prendere in considerazione tutta una serie di elementi. Prima di tutto se si ha la possibilità economica di cimentarsi in tale impresa e poi la possibile destinazione d’uso dell’immobile che si acquista.
Le aste immobiliari sono un’occasione per acquistare casa se si dispone di poco denaro. Ovviamente prima di cimentarsi in questa operazione è necessario valutare attentamente benefici e rischi e per questo ci si potrebbe rivolgere a un professionista nel settore.
Un immobile acquistato in questo modo, a un prezzo di mercato più basso, comunque, potrebbe rivelarsi un ottimo investimento immobiliare e un’eventuale fonte di reddito futuro. Esso si potrà infatti affittare a terzi per cui con il canone di locazione che si percepisce ogni mese si potrà colmare l’investimento effettuato. Un’alternativa per guadagnare qualcosa con una casa acquistata sarà anche quella di ristrutturarla e rivenderla a un prezzo maggiore di quello speso.
Acquistare casa e metterla a rendita è un buon investimento alternativo alla pensione integrativa?
Sempre più spesso si parla di casa a reddito come alternativa possibile alla pensione integrativa, perché? Ebbene, dal 1996 con la riforma Dini è stato introdotto il metodo del calcolo contributivo nel nostro sistema pensionistico con il quale l’importo è inferiore rispetto al passato. Per il calcolo pensione ovvero per sapere quanto si prenderà in base agli anni di lavoro, in ogni caso, si potranno utilizzare gli strumenti messi a disposizione dall’Inps. E se tale importo risulterà troppo basso? Ecco quello che si chiedono in molti ed è questo il motivo per cui si cercano rendite alternative aggiuntive per il futuro e acquistare casa e metterla a rendita è una di queste. Così facendo, infatti, si avrebbe un’entrata fissa ogni mese, più o meno stabile, grazie al contratto di locazione. Essa permetterebbe quindi di poter far fronte a spese extra come, ad esempio, il mantenimento dei figli in città diverse dalla propria per motivi di studio. Inoltre si potrebbe utilizzare il denaro extra per far fronte alle spese quotidiane che ultimamente sono sempre più alte.
Sicuramente tra gli immobili che offrono guadagni più elevati ci sono quelli con metratura uguale o superiore ai 60 metri quadri e quelli che si trovano in prossimità del centro storico. Anche gli immobili con delle funzionalità aggiuntive potrebbero rendere di più. Ad esempio quelli con riscaldamento autonomo, impianto fotovoltaico, ascensore, cappotto termico e molto altro ancora.
Riassumendo…
1. L’idea di molti (almeno di chi può permetterselo) è acquistare casa per metterla a rendita
2. Un rendimento del genere può essere considerato come una pensione integrativa?
3. Una rendita di questo genere non è uguale alla pensione integrativa ma con tale operazione si avrebbe un’entrata fissa ogni mese.