Acquistare casa e chiedere mutuo per pagarla fa scattare l’accertamento fiscale. Oggi, a differenza che in passato, il prezzo dell’immobile deve coincidere, o quantomeno non discostarsi più di tanto, dal prestito ipotecario contratto con la banca (mutuo) per estinguerlo. Se vi sono vistosi scostamenti, scatta l’accertamento fiscale in automatico e si rischia la denuncia per evasione.
Valore della casa e valore del mutuo
La pratica di ottenere un mutuo bancario superiore al prezzo di vendita dell’immobile, fino a qualche anno fa, si prestava a pagamenti in nero e all’evasione di imposte, ma oggi con gli incroci diretti fra agenzia del demanio, archivi notarili e conti correnti bancari non è più possibile fare i furbi con il fisco.
I controlli dell’Agenzia delle Entrate
Se, ad esempio, uno compra un appartamento il cui rogito è di 100.000 euro, non può ottenere dalla banca un finanziamento superiore a tale cifra, posto anche che le banche tendono a concedere al massimo mutui sul 75-80% del valore dell’immobile. Se, invece, il proprietario chiede e ottiene per l’immobile acquistato un mutuo di 120.000 euro, l’Agenzia delle Entrate fa subito scattare gli accertamenti. A finire nelle grane sarebbe, non solo il compratore e il venditore, ma anche il notaio che potrebbe essere sospeso dall’esercizio della professione qualora si riscontrasse evasione o elusione fiscale. Sono già numerosi i casi e i contenziosi a riguardo.
Rischia anche il notaio che redige il rogito
La verifica che svolge l’Agenzia delle Entrate non è solo su questi due parametri, ma anche sui saldi di conto corrente del venditore e dell’acquirente, nonché dalle movimentazioni di denaro effettuate nel periodo a ridosso dell’atto di compravendita dell’immobile.
Verifiche anche sulle permute
Le verifiche sono effettuate anche fra imprese, persone fisiche e società e sugli atti di permuta di immobili il cui valore commerciale deve essere trascritto presso gli archivi catastali. Basta un piccolo scostamento economico per far scattare i controlli, così come per le alienazioni fra costruttori, società immobiliari e compratori (triangolazioni) per ravvisare casi sospetti e far scattare i controlli dell’Agenzia delle Entrate.