Acquisto casa, tutte le tasse da aggiungere al costo dell’immobile e al notaio

Per l'acquisto casa, il prezzo pagato al venditore non è, di certo, l'unica spesa da sostenere. Bisogna fare i conti (letteralmente) con le spese del notaio e tutte le tasse da aggiungere al costo dell'immobile.
3 anni fa
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Per l’acquisto casa, il prezzo pagato al venditore non è, di certo, l’unica spesa da sostenere. Bisogna fare i conti (letteralmente) con le spese del notaio e tutte le tasse da aggiungere al costo dell’immobile. Senza contare eventuali costi di mediazione (se si acquista tramite agenzia immobiliare), costi per gli allacciamenti, arredi, trasloco.

Rispondiamo alla domanda posta da un assiduo lettore:

“Quali tasse deve pagare chi acquista casa? Vorrei sapere tutti i costi oltre a quello dell’immobile”.

Acquisto casa: le tasse da aggiungere al costo dell’immobile

Le tasse da considerare per l’acquisto della casa sono 4: imposte di registro, catastale, ipotecaria e IVA (nel caso in cui il venditore sia un costruttore).

Il Bonus prima casa 2021 oltre ad agevolare chi intende acquistare l’abitazione principale è stato pensato per sostenere il settore immobiliare.

Per la prima casa acquistata da un privato o da un’azienda in esenzione IVA, sono previste le seguenti agevolazioni fiscali:

–  l’imposta di registro che passa dal 9% al 2% sulla rendita catastale moltiplicata per 115 con un minimo di 1000 euro;

– l’imposta catastale e ipotecaria che prevedono un costo di 100 euro complessivi (50 euro ciascuna).

Se non si tratta di una prima casa, l’imposta di registro è del 9% sulla rendita catastale moltiplicata per 126.

La situazione cambia se si acquista da un costruttore. In questo caso, si pagherà:

– IVA al 4% sul prezzo reale dell’immobile (se prima casa) o al 10% (se non è prima casa);

– 200 euro fisse per imposta di registro, ipotecaria e catastale (600 euro complessivi).

Bonus prima casa 2021: requisiti per accedere all’agevolazione

Non tutti possono accedere al Bonus prima casa.

E’ necessario possedere i seguenti requisiti:

– non essere proprietario di immobile ad uso abitativo nello stesso Comune dove si richiede l’agevolazione;

– non essere titolare di diritto di uso, usufrutto o abitazione di altro immobile nel Comune;

– avere la residenza nel Comune dove si trova l’immobile;

– non essere proprietario di abitazioni in tutto il territorio nazionale acquistate con agevolazioni fiscali e poi vendute entro un anno;

– sono ammesse soltanto le categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7, A/11.

Al contrario, sono esclusi gli immobili appartenenti alle categorie catastali A1, A8, A9 (abitazioni di lusso).

Spese del notaio

E’ obbligatorio per legge rivolgersi ad un notaio. Ha il compito di verificare la proprietà dell’immobile prima di stipulare il contratto di compravendita.

La relazione notarile certifica l’effettiva proprietà del venditore dell’immobile e garantisce l’eventuale assenza di ipoteche,

L’onorario del notaio oscilla tra i 1.500 e i 2.000 euro.

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